Il ministro Stefania Giannini punta su una scuola con docenti quanto più preparati possibili. Il ministro ha illustrato come sia necessario omologarsi agli standard professionali europei e per questo viene messo in atto un programma che mira ad ampliare le competenze dei docenti. Quest'ultime non avranno essere solo per quanto riguarda la conoscenza della lingua inglese ma anche per ambiti inerenti alle diverse discipline d'insegnamento.

Ogni docente avrà il proprio portfolio professionale che verrà aggiornato con i criteri e le competenze personali.

Giannini: "la scuola del futuro ha docenti preparati"

Il ministro Stefania Giannini illustra come il Miur stia cercando di dare un assetto internazionale alla Scuola italiana. Per dare corpo ha quest'importante obiettivo è necessario allinearsi agli standard internazionali. Questo risultato si ottiene puntando sulla formazione dei docenti. I docenti della primaria che torneranno sui banchi di scuola saranno 45.000: 25.000 dovranno raggiungere il livello (del QCER) B1, mentre altri 25.000 dovranno raggiungere il livello B2.

I docenti della scuola secondaria di primo grado che dovranno migliorare le proprie capacità conoscitive della lingua inglese saranno 35.000 ed, infine, saranno 50.000 i docenti della scuola secondaria di secondo grado che dovranno ampliare il proprio bagaglio culturale in diversi ambiti.

I diversi ambiti e i fondi investiti

Il governo ed il Miur credono così fortemente in questo progetto da coinvolgere al suo interno ben 750 mila docenti garantendo fondi per un totale di 350 milioni di euro. Ai docenti verrà poi data la possibilità di orientarsi su diverse discipline per arricchire le proprie competenze: si potrà quindi ampliare la propria conoscenza sull'alternanza scuola-lavoro, sul tema delicato della prevenzione del disagio giovanile, fino ad arrivare a digitale (nota è l'introduzione delle Lim, che è testimone/precursore dell'obiettivo della scuola di divenire quanto più tecnologica ed al passo con i tempi).