Novità sulle Pensioni arrivano dall'incontrodi oggi 14 ottobre 2016tra i tecnici del Governo Renzi ed i sindacati. Potrebbe, infatti, essere definito il tetto di redditoal di sotto del quale la pensione anticipata non comporterà dei tagli nell'assegno mensile e potrebbe finalmente essere stabilita ladata di decorrenza dell'anticipo pensionistico di Renzi. Nelle intenzioni dell'Esecutivo, l'Ape dovrebbe costituire una misura a vantaggio soprattutto delle categorie di contribuenti "social", una sorta di prestazione assistenziale che permetterà di ottenere un prestito di congiunzione tra l'uscita dal lavoro e l'effettiva andata in pensione di vecchiaia.

Tale ponte potrà avere una durata massima di tre anni e sette mesi per chi dovesse decidere l'uscita flessibile a 63 anni.

Pensione anticipata 2016, ecco chi non pagherà il prestito pensionistico e tetto di pensione

Trovano conferme le indiscrezioni dei giorni scorsi relative al tetto di pensione per assicurare la pensione anticipata gratuita. Tra la richiesta dei sindacati, 1.600 euro mensili lordi e le necessità di bilancio del Governo Renzi (ben meno di1.500 euro), alla fine il punto di incontro sembrerebbe essere stata deciso a 1.350 euro lordi mensili. In altre parole, i lavoratori rimasti senza lavoro e senza la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali, i disabili e gli assistenti di disabili nel nucleo familiare non pagheranno il rimborso del prestito se la pensione futura non dovesse superare i 1.350 euro al mese, lo stesso tetto fissato per il nuovo assegno di disoccupazione.

Potranno beneficiare dell'anticipo pensionistico anche alcune categorie di lavoratori dideterminate categorie di contribuenti che svolgono attività definite faticose, tuttora in via di definizione.

Pensioni anticipate 2016 di Renzi, da quando si può richiedere e taglio

Dalle ultime anticipazioni si apprende, inoltre, che la data di inizio della nuova pensione anticipata di Renzi sarà il 1° maggio del 2017.

A quella data, infatti, i contribuenti che avranno la data di nascita tra il 1951 ed il 1953 sperimenteranno la flessibilità in uscita anche a fronte di un pagamento mensile del prestito. Chi non rientrerà nelle categorie sopra indicate, infatti, avrà un taglio della pensione che dovrebbe assestarsi tra il 4,5 ed il 5 per cento dell'assegno.