Le ultime novità al 19 ottobre 2016 sulla riforma pensioni 2017 e sulla quota 41 per i precoci giungono da un'intervista esclusiva che ci ha gentilmente rilasciato l'ormai noto Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'. Il lavoratore era presente ieri in piazza Montecitorio da dove ha 'urlato' insieme ai compagni tutta la propria rabbia e delusione per una riforma Pensioni che rispecchia solo in minima parte quanto promesso dal Governo. I lavoratori non si dicono soddisfatti delle misure che rientreranno nella prossima legge di bilancio 2017, sono da sempre contrari all'APE e APE social, assegno pensionistico anticipato a costo zero, e delusi da una Quota 41 tropporistretta.

Ecco quali saranno le prossime mosse dei precoci che non hanno nessuna intenzione di arrendersi e quali politici sono scesi in piazza al loro fianco per supportarli in questa rincorsa al loro diritto pensionistico.

Pensioni precoci, Occhiodoro risponde a Nannicini: dove sono questi 25.000 precoci?

Dopo o nel corso della manifestazione tenutasi ieri a Montecitorio avete avuto modo di incontrare qualche politico e avere conferme o smentite circa l'applicazione della quota 41?

Durante la manifestazione abbiamo avuto diversi incontri con esponenti politici: gli onorevoli Tripiede e Cominardi e l'intervento in diretta dalla piazza di Di Battista del M5S, l'Onorevole Scotto di SEL S.I. L'Onorevole Pastorino del gruppo misto di Possibile di Pippo Civati, l'Onorevole Rizzetto.

Tutti ci hanno confermato il loro appoggio alle nostre rivendicazioni. Inoltre una nostra delegazione è salita ad incontrare l'Onorevole Damiano e l'Onorevole Gnecchi a cui abbiamo fatto presente tutte le nostre perplessità sulla manovra in atto, gli onorevolisi sono impegnati a fornirci alcune risposte su punti assolutamente non chiari.

Non siè più sentito parlare del vostro prossimo incontro con Nannicini, il dadoè ormai tratto o vi sarà ancora una convocazione che vi vedrà partecipi nelle stanze del Governo?

A breve chiederemo un nuovo incontro con il Professor Nannicini perché francamente non riusciamo a vedere dove siano questi 25.000 precoci che lui ha dichiarato come possibili fruitori della pensione nei prossimi anni.

Secondo noi, anche in virtù del fatto che al momento ancora non c'è nulla di scritto e considerando le categorie annunciate, questa cifra è assolutamente non corrispondente alla realtà.

Nannicini rispondendo in collegamento a Mi Manda RaiTre ad una sua domanda in cui chiedeva chi potrà fruire della quota 41, ha confermato che questa non sarà una misura universale. Come proseguirà la vostra lotta? Credete di aver già raggiunto il massimo raggiungibile o farete l'impossibile per ottenere la quota 41 per tutti?

Noi continueremo assolutamente nella nostra lotta: vogliamo che la quota 41 per tutti diventi una misura strutturale e si identifichi nei 41 anni il tetto massimo di anni da lavorare. Aggiungeremo a questa nostra richiesta una revisione del meccanismo dell'aspettativa di vita perché come confermano i dati Inps diminuiscono le assunzioni e salgono i licenziamenti.

Inoltre come affermato dalla Caritas sempre più fanno ricorsoa questa associazionei giovani tra i 18 ed i 34 anni senza lavoro e senza futuro. Questo ci fa capire che siamo nel giusto quando affermiamo che con la nostra fuoriuscita dal lavoro creeremmo occasioni per i nostri figli, per questo non possiamoe non vogliamo arretraredi un centimetro. Questa riforma pensioni 2017 deve ancora cambiare per essere ritenuta accettabile per noi precoci ed il futuro dei nostri figli.