Le ultime novità sulla riforma pensioni ad oggi 19 ottobreriguardano soprattutto il presidio dei lavoratori precoci per la Quota41 svoltosi nella giornata di ieri e di cui i media nazionali non hanno parlato. Nel gruppo Facebook 'Lavoratori precoci uniti' si parla molto di questo 'problema' politico e mediatico: perché i telegiornali e, in generale, i media più importanti hanno deciso di oscurare questa mobilitazione? Intanto, giungono notizie anche per quanto concerne l'ottava salvaguardia per gli esodati e la proroga dell'Opzione Donna: ad intervenire è stato uno degli uomini più importanti per l'intero processo di riforma della previdenza, il sottosegretario Tommaso Nannicini.

Il presidio Quota41 oscurato dai media: ultime novità riforma pensioni ad oggi 19/10

Le ultime novità sulla riforma Pensioniparlano soprattutto delle proteste dei lavoratori precoci e della loro mobilitazione che si è tenuta nella giornata di ieri. I media nazionali hanno deciso di non parlare del presidio a Montecitorio che ha visto la partecipazione anche di alcuni politici, tra cui Di Battista del M5S. I precoci non sono convinti della misura di Quota41 che è stata proposta dalla legge di stabilità: potrebbero, infatti, accedervi soltanto coloro che hanno versato un anno di contributi prima dei 19 anni (anche non continuato) ma che appartengono a categorie specifiche, quella dei disoccupati di lungo corso, degli inabili al lavoro o sottoposti a 'mansioni gravose'.

La richiesta del gruppo è, invece, molto più semplice: Quota41 per tutti.

Esodati e Opzione Donna, parla Nannicini: ultime novità riforma pensioni oggi 19/10

Ma ci sono anche altre questioni che riguardano la riforma pensioni, novitàarrivano infatti anche per gli esodati e la proroga dell'Opzione Donna. A parlare è stato Tommaso Nannicini, uno dei maggiori fautori di questo processo di riforma, che ha chiarito essenzialmente due aspetti.

Il primo riguarda gli esodati: la promessa è che saranno 28mila i lavoratori che potranno accedervi a partire da una misura che sarà contenuta nella legge di stabilità – nell'intervento a UnoMattina, comunque, non sono stati però chiariti i requisit. Per quanto concerne l'Opzione Donna, una sua 'stabilizzazione' sarebbe impossibile perché troppo onerosa per le casse dello Stato, l'idea sarebbe però di pensare un dispositivo simile all'APE anche per le donne che intendono uscire dal lavoro prima del raggiungimento del 63esimo anno d'età. La proroga di un altro anno, comunque, molto probabilmente vi sarà. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.