Sono state confermate le nuove assunzioni di docenti della Scuola per l'anno 2016/17. Il Governo Renzi ha inserito, infatti, nella legge di Bilancio il capitolo di spesa di duecento milioni di euro a favore delle immissioni in ruolo degli insegnanti, a lungo dibattuta nelle scorse settimane con il ministero dell'Economia e delle Finanze. Alla fine l'ha spuntata Stefania Giannini con la proposta di stabilizzare i professori dell'organico di fatto in cattedre stabili. Rimane, tuttavia, aperto lo scontro Miur-Mef sul numero delle cattedre da assegnare.

Assunzioni docenti scuola 2017/18: quante nuove cattedre?

Infatti, secondo le stime del ministero dell'Istruzione, il passaggio dall'organico di fatto in posti di diritto potrebbe portare all'assunzione definitiva di venti-venticinquemila docenti precari appartenenti alle graduatorie, attualmente impiegati come supplenti. Sarà da verificare, in particolare, se si riusciranno a stabilizzare tutti con la somma messa a disposizione dal Governo nella legge di Bilancio: infatti, secondo le stime del ministero dell'Economia, tale operazione potrebbe produrre una spesa di circa 700/800 milioni di euro, considerando anche i costi necessari per il via libera alle progressioni di carriera e agli scatti di anzianità.

Buona scuola e legge Bilancio: assunzioni Ata e risarcimento docenti precari

Brutte notizie, invece, provengono sull'immissione in ruolo dei dipendenti del comparto tecnico-amministrativo e ausiliario. A fronte dei cinquemila posti ipotizzati negli ultimi giorni rientranti nel cosiddetto piano straordnario degli Ata, nella legge di Bilancio non è stata inserita alcuna voce di spesa inerente ai bidelli e non.

Rimarranno, pertanto, da assegnare solo altri cinquemila posti che rientrano, però, nel ricambio di personale (turnover). Infine, si dovrà continuare a trattare per l'inserimento del finanziamento per dieci milioni di euro per il triennio 2017-2019 del fondo introdotto dalla legge Buona scuola per il risarcimento dei danni causati dalla reiterazioni dei contratti a tempo determinato nella scuola. Anche per questa voce di spesa, dovrà essere il ministero del Tesoro a dare il via libera al dicastero dell'Istruzione.