Sono giorni frenetici per quanto riguarda le ultime notizie sulle Pensioni anticipate, con l'imminente arrivo della legge di stabilità e delle misure per modificare la riforma Fornero. Sono però ancora molti i dubbi da risolvere per il governo, a partire dai lavoratori precoci e da chi fa lavori usuranti e gravosi. A questo proposito domani 14 ottobre 2016 si terrà un incontro tra Governo e Sindacati per tornare a discutere sui punti della vertenza firmata nelle settimane scorse, e soprattutto per definire quali saranno i "lavori gravosi" che potranno usufruire dell'uscita anticipata a quota 41 anni ai contributi.

Stando ad alcune indiscrezioni riportate dal Messaggero, categorie come Maestre e Infermiere potrebbero restar escluse da questa definizione e rischiare così di non poter anticipare la pensione rispetto ai normali requisiti della Legge Fornero. Intanto, dalle pagine de La Stampa, arriva un appello da parte del presidente dell'Inps Tito Boeri, che preoccupa tutto l'ambiente. Vediamo le sue parole.

Pensioni Anticipate e ultime novitàprecoci, Boeri lancia la bomba: ' la riforma è a rischio'

Intervistato dal collega della Stampa Alessandro Barbera, il Presidente dell'INPS Tito Boeri ha detto la sua sulla riforma per la pensione anticipata e sull'APE, e le sue parole non sono certo passate sotto silenzio.

Boeri avverte che "L'APEè un meccanismo complicato, per questo ci vorrà un’importante campagna informativa e il contributo dei sindacati". In seguito il Presidente dell'INPS passa all'attacco, ribadendo ancora una volta come senza un'adeguata"riorganizzazione dell'INPS" sarà "sarà difficile l’attuazione del piano di anticipo pensionistico.

L’Inps dovrà essere il centro di una rete fra banche, assicurazioni, imprese e lavoratori". Boeri entra anche nel merito della questione, spiegando come"La fusione fra Inps, Inpdap ed Enpals è avvenuta a freddo. Da allora non c’è mai stata una vera riorganizzazione". Parole che preoccupano anche i lavoratori precoci, che intanto si sono già mobilitati per far sentire la propria voce al Governo e chiedere quota 41 per tutti con due manifestazioni, una a Roma il 18 ottobre e una a Bologna il 22 ottobre. La telenovela sulle pensioni non è ancora finita...