Nel testo del disegno di legge sul Bilancio 2017 di Renzi, in questo momento alla Camera, sono prorogati i provvedimenti della salvaguardia che includono le Pensioni specifiche di alcune categorie di contribuenti, dunque anche del personale Scuola, per accedere alla pensione anticipata o a quella di vecchiaia con i requisiti di nascita e di versamenti vigenti prima della riforma Fornero, ovvero antecedenti all'entrata in vigore della legge 201 del 2011. Tali requisiti, scrive Italia Oggi, devono essere maturati dopo il 31 dicembre 2011, ma non oltre l'85° mese susseguente alla data di entrata in vigore del Decreto Fornero, ovvero entro la fine dell'anno 2018.

Pensione anticipata e di vecchiaia scuola: salvaguardia dalla Fornero per 700

In generale, i requisiti della salvaguardia ammessa nella legge di Bilancio 2017 per la pensione di vecchiaia o per l'anticipata prima della riforma Fornero sono i seguenti: docenti e personale Ata potranno andare in pensione di vecchiaia a 65 anni e 7 mesi purché abbiano accumulato almeno venti anni di versamenti contributivi, mentre per la pensione anticipata occorre raggiungere la quota 97 e 7 mesi, sommando l'età anagrafica di 61 anni e 7 mesi con gli anni di versamenti pari ad almeno trentasei, oppure a 62 anni e 7 mesi di età e trentacinque di contributi. In alternativa, con quota 40 anni di contributi, indipendentemente dal numero di anni di età, si può accedere alla pensione anticipata.

Tali requisiti saranno in vigore fino al 31 dicembre del 2018. Di questi requisiti per l'accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia potrà usufuirne, esclusivamente, il personale scuola che nell'arco del 2011 abbia beneficiato di congedi per l'assistenza di figli disabili secondo quanto prescritto dal comma 5 dell'articolo 42 del D.lgs numero 151/2001.

Pensioni anticipate per i dipendenti scuola: esclusi i quota 96

In tutto, secondo la legge di Bilancio, i salvaguardati della scuola saranno appena settecento. In presenza di tali requisiti, da maturare entro il 31 dicembre del 2017, i dipendenti della scuola potranno andare in pensione con decorrenza al 1° settembre 2018. Infine, anche la legge di Bilancio 2017 non è riuscita a dare una soluzione ai quota 96 della scuola, ovvero a quei docenti e impiegati Ata che sono stati esclusi dai requisiti per la pensione anticipata e di vecchiaia preesistenti la riforma Fornero e relativi all'anno scolastico 2011/2012.