Continuiamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" con le ultime novità relative alle pensioni anticipate tramite l'istituto dell'opzione donna. È infatti slittato al prossimo 20 novembre 2016 l'esame degli emendamenti correttivi che si doveva tenere nella giornata di oggi presso la Commissione bilancio della Camera. Gli occhi delle pensionande restano ovviamente puntati sull'attività parlamentare, stante che dai provvedimenti proposti dipenderà la possibilità di accedere all'Inps per le donne dell'ultimo trimestre e per coloro che hanno maturato versamenti in gestioni diverse a causa di una carriera lavorativa discontinua.

Al centro della discussione c'è infatti la tanto attesa proroga della sperimentazione di opzione donna con un'estensione di sette ulteriori mesi dal termine pregresso del 31/12/2015, con una potenziale finestra di apertura fino al 31/07 dell'anno corrente. Nella pratica, si andrebbero così a tutelare anche le sopracitate lavoratrici appartenenti all'ultimo trimestre del 1957/58 (a seconda che si tengano in considerazione i parametri di uscita per il lavoro dipendente o per quello di natura autonoma).

Pensioni anticipate e OD: fermi gli altri requisiti

Stante la situazione appena descritta, è importante comunque chiarire che restano in essere gli altri meccanismi di funzionamento del pensionamento anticipato.

Proseguirà infatti il sistema di accesso legato al dispositivo di legge presente al 2011, che fissa la decorrenza della pensione a 12 mesi dalla maturazione del requisito per le lavoratrici dipendenti ed a 18 mesi per quelle autonome. Vi è poi da considerare che l'accesso alla quiescenza sarà regolato in funzione di un meccanismo a saracinesca, legato anche in questo caso al principio delle coperture massime fissate a 2,5 miliardi di euro.

Non sarà quindi possibile eccedere questo limite, anche se va ribadito che l'azione di monitoraggio sta comunque certificando dei risparmi.

Riforma pensioni e cumulo: per l'opzione donna validi anche i versamenti in gestione separata

Sempre dall'esame degli emendamenti è attesa anche la già citata apertura al cumulo gratuito dei versamenti effettuati in gestioni previdenziali diverse, tra cui quella separata dell'Inps.

Una possibilità chiesta a gran voce dalle lavoratrici, tanto più che l'opzione donna prevedeva comunque il ricalcolo contributivo del futuro assegno e rendeva perciò particolarmente iniqua la preclusione per coloro che hanno versamenti nella GS. Ricordiamo che proprio quest'ultima gestione resta inutilizzabile per l'istituto della ricongiunzione. Mentre per altre gestioni la pratica della ricongiunzione sarebbe risultata onerosa, con costi che in molti casi rendevano sconveniente la domanda. Ribadiamo infine che resteranno comunque in essere i vincoli naturali per la maturazione del diritto al pensionamento OD, ovvero l'aver acquisito almeno 57 anni di età ed aver cumulato almeno 35 anni di versamenti complessivi.

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