Non c'è traccia della proroga di Opzione donna nella riforma Pensioni contenuta nella legge di Bilancio per il 2017 che si sta esaminando in Parlamento. Rimangono al momento deluse le aspettative di migliaia di lavoratrici che in questi mesi si sono battuti per la prosecuzione del regime sperimentale per il prepensionamento delle donne, ma non demordono. La battaglia continua a colpi di tweet ma anche il sede parlamentare diversi deputati continuano a lavorare intanto per avere i dati esatti del contatore da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze per valutare i risparmi e capire fino a che anno sarà possibile prorogare l'Opzione donna.

Pensioni, in legge di Bilancio non c'è traccia di Opzione donna

I fondi non dovrebbero essere stornati, ma in attesa della relazione del Mef il rischio sembra sempre dietro l'angolo. Intanto si muovono gruppi e comitati per Opzione donna. Francesca Gabutti‎, del gruppo Facebook Opzione Donna - Ultimo trimestre 1957-1958, ha avuto nei giorni scorsi un incontro con il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. "Il Presidente mi ha informata - ha spiegato Francesca Gabutti‎ sul social network - che con la ministra Boschi e con il ministro Poletti stanno definendo - ha spiegato - un accordo per l'utilizzo dei risparmi". Al momento è noto che certamente ci sono dei risparmi ma ancora non si sa a quanto effettivamente ammontano visto che il titolare del Mef non ha ancora firmato la relazione.

Probabilmente, come per la modifica del provvedimento di salvaguardia esodati, anche su Opzione donna Damiano presenterà un emendamento ad hoc.

Al lavoro i ministri Boschi e Poletti, ma Padoan non consegna i dati

In commissione Lavoro alla Camera, dove si sta esaminando la legge di Bilancio che contiene al suo interno la riforma pensioni, il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al testo varato dal governo è stato fissato per martedì 8 novembre, il giorno in cui peraltro gli esodati protesteranno a Roma davanti al Mef.

"Attendiamo fiduciose - ha scritto la Gabutti su Facebook - ma sempre agguerrite con i tweet e le mail. Facciamoci sentire!". Anche Orietta Amiliato, del Comitato opzione donna, continua a chiedere aiuto ai parlamentari retwittando un video a diversi parlamentari che in questi mesi hanno mostrato una certa sensibilità nell'affrontare la questione.

L'hashtag è #opzionedonnanessunaesclusa? Tra i primi a garantire il proprio impegno su Twitter Andrea Maestri, di Possibile, il movimento guidato da Pippo Civati. "L'unico sì di questi giorni - ha detto - è per Opzione Donna".