Rimangono le diverse posizioni sulla riforma pensioni tra i vertici del governo e dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. Ma il premier Matteo Renzi rassicura che il presidente dell'Inps Tito Boeri resterà al suo posto. Proprio così, nonostante le polemiche degli ultimi giorni con il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan a proposito della riforma pensioni e dei conti pubblici. L'economista bocconiano continuerà a presiedere su nomina di Palazzo Chigi l'Inps ma sostanzialmente non metterà becco sul processo di riforma pensioni in atto, si limiterà a prendere atto delle novità introdotte dal Governo Renzi ed applicarle con disposizioni interne e circolari.

Pensioni, il premier boccia il piano di Boeri

Sulla riforma pensioni il presidente del Consiglio dei Ministri ha spiegato oggi (6 novembre) che l'esecutivo intende portare avanti senza tentennamenti il piano già previsto in legge di Bilancio che prevede, per titoli, l'Anticipo pensionistico volontario, l'Ape social, due nuove misure per i lavoratori precoci, novità per i lavoratori impegnati in lavori usuranti e gravosi, novità sulla Rita, la salvaguardia esodati, l'estensione della no tax area pensionati e il bonus 14esima per le pensioni più basse.

In sintesi, il piano proposto da Boeri era quello di tagli alle pensioni d'oro, aumento delle pensioni minime e nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata.

Ma l'economista bocconiano rimarrà all'Inps

"Noi preferiamo - ha detto oggi il premier - la proposta di Poletti e Nannicini". Dunque nessun passo indietro, il governo va avanti per la propria strada malgrado le critiche dell'Inps e le divergenze sulla riforma pensioni, forte del verbale d'intesa sottoscritto con i sindacati nell'ambito del tavolo di confronto che ancora prosegue per la seconda fase.

Ma l'economista bocconiano resta al suo posto, non sarà esonerato da Palazzo Chigi. "Boeri - ha spiegato Renzi oggi durante 'Faccia a Faccia' su La7 parlando delle critiche avanzate dal presidente dell'Inps sulla riforma pensioni - è delle persone che ci da una mano e che rimane al suo posto, l'ho fortemente voluto io", ha sottolineato il premier e leader del Pd.