Si parlerà soprattutto di rinnovo di contratto nell’incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, fissato a viale Trastevere per domani, mercoledì 2 novembre. All’ordine del giorno, tra l'altro, sono indicate altre questioni scottanti, come la mobilità, gli organici e i criteri per la chiamata diretta.

Una riapertura del contratto che si preannuncia difficile e piena di insidie, come sottolineato dal quotidiano economico 'Italia Oggi' (edizione di martedì 1° novembre).

Ultime news scuola, 1 novembre 2016: sblocco contratto, domani incontro Miur-sindacati

Le incognite sono rappresentate dalla definizione delle regole sulla mobilità e le assenze tipiche come i permessi, i congedi e le assenze per malattia. Non dimentichiamo, infatti, che la legge Brunetta del 2009 ha precluso la possibilità di derogare le norme di legge, facendo, comunque, salve le deroghe introdotte sino al 2009: il fatto è che, successivamente alla legge 15, sono state introdotte numerose disposizioni che andrebbero ad annullare le clausole difformi, sostituendole con le norme legislative.

Ecco perchè i sindacati dovranno prestare molta attenzione ad un'eventuale riapertura della trattativa perchè ci sarebbe il rischio reale che alcuni istituti come i permessi per motivi personali oppure la preclusione della riduzione dello stipendio nel 1° mese di astensione facoltativa (al 100% nell'attuale contratto, al 30% secondo l'attuale disciplina legale) diventino automaticamente nulli.

Rinnovo contratto scuola, aumento stipendio 40-50 euro netti al mese

L'altra grande incognita da svelare riguarda proprio l'aumento degli stipendi: le cifre indicate nella Legge di Stabilità 2017 garantirebbero un aumento netto in busta paga compreso tra i 40 e i 50 euro mensili, una cifra che, comunque, è ancora troppo lontana da quei 180 euro che rappresentano la perdita salariale media accumulata dal 2009, dal blocco del contratto.

Ma la situazione è ancora incerta perchè nell'articolo 52 del ddl relativo alla Legge di Stabilità 2017 non si è proceduto a distinguere le risorse che serviranno a coprire i costi della contrattazione collettiva da quelli necessari per finanziare le assunzioni. Un aspetto importante che verrà chiarito solamente con l'emanazione dei decreti attuativi.