Le ultime novità al 1 dicembre 2016 sulle pensioni precoci e sull'opzione donna concernono gli emendamenti che saranno presentati al Senato, la partita per questi lavoratori non è ancora conclusa, sia l'onorevole Damiano, quanto l'onorevole Patrizia Maestri quanto la senatrice Erica D'Adda assicurano che si farà il possibile per ampliare le platea di quanti potranno ambire già dal 2017 alla pensione anticipata, i dettagli e le novità all'1 dicembre.

Opzione donna e cumulo contributivo, news Damiano-Gnecchi: l'oggetto dell'emendamento

La legge di Bilancio è ora al Senato.

Sarà nostra cura scrivono Damiano e Maria Luisa Gnecchi in una nota stampa congiunta "metterla al riparo e condurla in porto, qualsiasi risultato ci sia con il Referendum". Entrambi mostrano parziale soddisfazione per i risultati sin qui raggiunti, abbiamo seguito, fanno sapere, passo passo il provvedimento nell'esame alla Camera affinché ci fosse una corretta trasposizione del testo di legge del verbale siglato tra sindacati e Governo, in alcuni casi, grazie ad alcuni emendamenti accolti, si sono portati a casa dei miglioramenti rispetto al testo originario. Si pensi all'emendamento sull'ottava salvaguardia degli esodati che ha permesso l'ampliamento della platea di altri 3000 lavoratori e quello sull'opzione donna che ha permesso di includere nella normativa anche le lavoratrici dell'ultimo trimestre del 57-58.

Ora al Senato si cercherà di andare incontro ad altre migliorie: come quella di consentire " l’accesso al cumulo gratuito dei contributi della gestione separata anche per Opzione Donna". In attesa di migliorie sulla misura quota 41 anche i precoci, che ambiscono, grazie al supporto della senatrice D'Adda, ad un ampliamento delle platee attraverso 3 nuovi emendamenti, ecco quali.

Novità pensioni precoci, novità: la speranza è legata a 3 emendamenti

Una delegazione di precoci poco tempo fa aveva avuto un incontro istituzionale con Erica d'Adda, membro della commissione lavoro al Senato, e con lei si era convenuto di presentare una lista di possibili emendamenti in linea con le risorse stanziate. L'obiettivo dei precoci è infatti quello di portare almeno a casa il migliore risultato possibile, consci ormai del fatto che per il 2017 non si sentirà parlare di quota 41 per tutti senza se e ma.

I tre emendamenti che i precoci si augurano abbiano un seguito e vengano accolti al Senato riguardano:

  • il congelamento dell'aspettativa di vita o una sua rimodulazione su base quinquennale
  • il congelamento dei 7 miliardi stanziati per il comparto previdenziale, affinché si abbia la certezza che le risorse, seppur non totalmente utilizzate, non vengano 'dirottate' altrove
  • l'estensione della pensione anticipata con quota 41 anche per coloro che assistono sorelle e fratelli affetti da disabilità

La stessa Patrizia Maestri (Pd) ha fatto presente che nel passaggio al Senato si farà il possibile per porre l'accento sui quei temi che ancora, per ragioni di tempo, non sono stati adeguatamente trattati alla Camera.

Così rassicura la deputata Dem "I tempi non hanno consentito di proseguire l'approfondimento su alcune questioni che rimangono aperte. Spero che al Senato possano, quindi, trovare il giusto riconoscimento". Per i lavoratori precoci e le lavoratrici che ambiscono alla cosiddetta opzione donna anche dopo il 2016 non resta che attendere con impazienza l'esito dell'esame degli emendamenti per comprendere se varierà o meno a loro favore la LdB 2017.