Martedì 6 dicembre, a partire dalle 12, nella quinta commissione di Palazzo Madama, presieduta dal senatore del Pd Giorgio Tonini, dovrebbe iniziare formalmente l'esame della legge di Bilancio 2017 che include al suo interno la riforma Pensioni e che ha già avuto l'ok dall'aula di Montecitorio dove l'esecutivo ha posto e ottenuto la questione di fiducia. Ancora non è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti, la data potrebbe essere quella giovedì 8 dicembre. La votazione delle proposte di modifica alla manovra prenderebbe dunque il via a partire da lunedì 12 dicembre, come riporta l'agenzia Public Policy.
Legge di Bilancio 2017, martedì 6 dicembre al via esame al Senato
La commissione parlamentare guidata dal presidente Tonini punta a inviare il testo della legge di Bilancio nell'aula di Palazzo Madama qualche giorno prima di Natale, entro e non oltre il 20 dicembre. Sull'esito dell'esame della legge di Bilancio al Senato in seconda lettura peserà tanto l'esito del referendum del 4 dicembre sulle riforme costituzionali, così come il responso delle urne segnerà comunque, positivamente o negativamente, le sorti dell'esecutivo guidato dal premier e leader del Pd Matteo Renzi. Ad oggi appare certamente un'ipotesi irrealistica quella che i senatori non apporteranno modifiche alla manovra. In caso di probabili modifiche, dunque, la legge di Bilancio, dovrà tornare di nuovo a Montecitorio per un rapido via libero definitivo.
Su emendamenti pesa risultato referendum, novità sulle pensioni?
Sono diverse le questioni ancora irrisolte di cui si è parlato in questi mesi che dovrebbero essere discusse nel corso dell'esame della manovra a Palazzo Madama. Sul capitolo della riforma pensioni, con molta probabilità, verranno riproposti gli emendamenti che non sono stati accolti dalla Camera.
Come, per esempio, le modifiche all'Anticipo pensionistico per rendere più ampia la platea dei beneficiari sia dell'Ape social che dell'Ape volontario. O la proroga fino al 2018 del regime sperimentale di Opzione donna, su cui alcuni parlamentari del Pd chiedono anche l'estensione del cumulo gratuito dei contributi previdenziali.
Emendamenti l capitolo previdenziale potrebbero essere presentati anche sulla soluzione Quota 41 senza penalizzazioni e paletti per il pensionamento dei lavoratori precoci e per l'aumento delle pensioni minime. Oltre che sul capitolo previdenziale, novità potrebbero esserci al Senato per l'estensione del bonus mamma, per la stabilizzazione dei dipendenti della Pubblica amministrazione, resta da sciogliere anche il nodo sulle banche.