La riforma della Scuola voluta da Renzi ha fallito, ma a pensare al cambiamento non è stato solo l'ex premier: in questi anni il M5S ha presentato diverse soluzioni per riformare il mondo scolastico, nessuna delle quali alla fine è stata approvata. Il tutto si riassume in 7 punti, che probabilmente saranno anche i punti cardine del programma da presentare alle prossime elezioni. Non è escluso che possa essere apportata qualche modifica, ma sostanzialmente la scuola pensata dal Movimento 5 stelle è questa.

La scuola secondo il Movimento 5 stelle

Il piano per la riforma della scuola pensato dal M5S dovrebbe risolvere alcune lacune della Buona Scuola di Renzi.

Proposte di legge, risoluzioni ed emendamenti finora presentati, non sono stati accolti. Ma cosa vuole per la scuola il Movimento di Beppe Grillo?

1) Edilizia scolastica: stanziamento di 591 milioni l'anno per un triennio per rimuovere le barriere architettoniche e mettere in sicurezza e a norma gli edifici scolastici.

2) Reclutamento docenti: il M5S ha già proposto un piano quinquennale per assumere tutti i docenti delle GaE e quelli abilitati delle GI. Il piano include un nuovo sistema di formazione e reclutamento che non permetterà che il precariato si ripresenti nelle forme in cui c'è adesso. Saranno ampliati gli organici, sarà reintrodotto il tempo pieno alla primaria e pure gli incentivi part-time per i docenti che hanno alle spalle più di 25 anni di servizio.

3) Diritto allo studio: potrebbe essere proposto dal Movimento un piano di tre anni per finanziare gli istituti scolastici, aumentando i fondi delle quote annuali e modificando i vincoli per i contributi volontari alle famiglie.

4) Le classi: basta alle classi pollaio, con il limite massimo di alunni che arriva a 22 (20 in caso di presenza di disabili).

5) Scuola 2.0: lingua inglese anche nella scuola per l’infanzia e materiale didattico multimediale prodotto anche dalla stessa scuola (per lo più in modo gratuito).

6) Finanziamenti per le scuole private: i finanziamenti alle scuole private saranno aboliti, in linea con quanto previsto dall’articolo 33 della Costituzione.

7) Educazione scolastica: lotta al bullismo e alla discriminazione con l'introduzione dell'educazione all’affettività e alla sessualità consapevole nella scuola secondaria di I grado e nel biennio della secondaria di II grado.

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