Ha fatto scandalo la notizia che alcune scuole paritarie non pagano i docenti precari per lo svolgimento del loro servizio. Gli insegnanti verrebbero retribuiti con punti che permetterebbero loro di avanzare in graduatoria. Una forma di do ut des che non sembra equa e che svilisce la professione del docente. Una maggiore incidenza di questa casistica si è registrata nella parte meridionale della nostra penisola. Molti i docenti che hanno voluto fare sentire la propria voce e che non hanno voluto essere delle vittime. A gran voce gli abusi sono stati denunciati, il segretario regionale della Lombardia, Paolo Latella, membro dell’esecutivo nazionale Unicobas, ha affermato di avere ricevuto molte lettere che sono dei veri e propri gridi d'aiuto.

Docenti precari: saltano le retribuzioni in cambio di punti in graduatoria

Sta facendo il giro della penisola la notizia shock che vede docenti precari non retribuiti per il servizio svolto; in cambio dello svolgimento delle loro mansioni essi vengono ricompensati con punti che possono portare loro a conquistare un avanzamento all'interno della graduatoria nella quale sono iscritti. Una notizia che lascia basiti e che fa capire come la situazione degli insegnanti sia davvero appesa ad un filo. L'ultimo caso registrato risale a soli pochi giorni fa: una docente al sud Italia ha ricevuto la medesima proposta, da ben tre istituti paritari differenti: lavoro gratis per avere punteggio utile per la graduatoria.

Il sindacalista Unicobas rivela che sarebbe molto difficile dimostrare la situazione in essere. Negli ultimi mesi sono stati presi in esame oltre 300 istituti e in ben 145 casi si sono registrati irregolarità. Gli istituti paritari si sono rivolti al Tar per potere fare valere le proprie ragioni. Casi analoghi si erano già registrati l'anno scorso nel Friuli. Alcuni docenti precari venivano ripagati del servizio svolto non con uno stipendi ma con punti in graduatoria; punti utili per fare il “salto” nelle scuole pubbliche; almeno lì lo stipendio è sicuro.