L'argomento privacy e tutte le tutele in queste campo, volte a tutelare sempre di più, soprattutto con lo svilupparsi delle nuove tecnologie, i dati sensibili del cittadino, sta assumento con l'andare del tempo un'importanza sempre più rilevante.

Rimanendo in questo ambito, le novità arrivano direttamente dal Garante per la protezione della privacy, il quale si è espresso ufficialmente su tre punti diversi, ma ugualmente considerevoli di tutela, ovvero: il diritto all'oblio, l'accesso ai cedolini on-line e la fecondazione assistita.

Come si è espresso il colleggio in riferimento a questi orgamenti? Vediamolo nel dettaglio.

Per quanto riguarda il diritto all'oblio - garanzia che permette la non diffondibilità dei procedimenti giudiziari del cittadino - è stata stabilità la "non garanzia del diritto per casi di particolare rilevanza". La decisione è arrivata a seguito di una richiesta presentata da un ex consigliere comunale, il quale dal 2006 al 2012, era stato coinvolto in un'indagine per truffa e corruzione. A seguito del processo concluso con sentenza di patteggiamento ed estinzione della pena, il consigliere, infatti, aveva richiesto al Garante di eliminare alcune pagine internet riguardanti le indagini che lo avevano coinvolto, ricevendo, tuttavia, risposta negativa da parte dell'Organo.

Questo perchè il diritto non può essere garantito per vicende giudiziarie di particolare rilevanza e/o interesse pubblico.

Il secondo intervento, invece, riguarda per lo più una fase sperimentale che permetterà ad alcuni dipendenti volontari del Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) Piemonte, di consultare i propri cedolini on-line attraverso il riconoscimento vocale o facciale e direttamente dai propri smartphone.

Il Garante si è espresso a favore di questa procedura, la quale, grazie all'approvazione ricevuta, potrà essere messa in atto e collaudata dai richiedenti.

La terza novità riguarda il trattamento dei dati delle coppie che ricorrono a fecondazione assistita. Quest'ultimo, a seguito dell'ultimo parere espresso dal Garante, dovrà essere modificato dal Ministero della Salute, che dovrà dunque elaborare un nuovo modello informativo, disponendo un Regolamento sulla procreazione assistita in linea con le nuove sentenze della Corte Costituzionale che hanno rimosso il divieto alla fecondazione eterologa e alla crioconservazione degli embrioni.