Emergono novità rilevanti oggi, 4 febbraio 2017, sulla distribuzione dei premi di dipendenti statali nell'ambito del rinnovo dei contratti e della riforma della Pubblica Amministrazione. Secondo quanto pubblicato da Il Sole 24 Ore di oggi, infatti, la metà dei fondi destinati ai premi per la produttività ed il merito sarà concentrato sul 25 per cento dei dipendenti statali, mentre il restante potrà essere redistribuito fra tutti gli altri, con percentuali che potranno essere modificate dagli stessi contratti statali.

Contratto statali e riforma Pubblica amministrazione 2017: ecco la distribuzione dei premi

La novità sarebbe stata riportata nell'ultima versione del decreto di riforma della Pubblica amministrazione che il ministro per la Funzione Pubblica, Madia, presenterà al Consiglio dei Ministri durante questo mese di febbraio. Si tratterebbe, in sostanza, di una soluzione a metà strada tra la riforma Brunetta del 2009, che però, tagliava fuori dai premi un quarto dei lavoratori statali e la distribuzione indiscriminata e a pioggia dei compensi di merito nel salario accessorio. Con questa nuova versione del testo del decreto di riforma della Pubblica amministrazione nella prossima settimana saranno chiamati al confronto gli enti locali ed i sindacati, prima del definitivo invio al Governo Gentiloni.

La nuova percentuale della metà dei premi di merito introduce, pertanto, una classificazione su due classi della produttività degli statali: quella dei più meritevoli che si divideranno la metà dei fondi e quella dei mediamente meritevoli che, però, saranno all'incirca il 75 per cento e quindi con un premio molto inferiore.

Riforma Pa 2017 e contratti statali: distribuzione quote premi e salari accessori

Tuttavia, il nuovo testo della riforma della Pubblica amministrazione sul quale si baseranno anche i rinnovi dei contratti statali per il 2017, ridefinisce anche il meccanismo degli indicatori degli obiettivi del pubblico impiego, ridisegnando le quote secondo le quali dovranno essere redistribuiti i fondi per i salari accessori.

Infatti, con la riforma della Madia verrà eliminato l'obbligo che era previsto dalla legge Brunetta di indirizzare almeno la metà dei fondi del salario accessorio ai premi di produttività restringendo, in tal modo, le altre voci relative alla busta paga. Si pensi alle indennità per chi svolge il proprio lavoro nella Pubblica amministrazione a turni o in situazioni particolarmente disagevoli.