Dopo quella sulla mobilità 2017/18, parte anche la trattativa tra Miur e sindacati sulla chiamata diretta dagli ambiti alla Scuola. Nel primo incontro, il Ministero ha presentato la sua bozza, manifestando una leggera apertura verso quelle che erano le richieste sindacali. Quali sono le novità? Quali proposte sono state accolte e quali no? Vediamo insieme le prime indiscrezioni in proposito.

Chiamata diretta 2017: le richieste accolte dal Miur e le novità

Fra le richieste sindacali accolte dal Miur sulla chiamata diretta dei docenti nella scuola, vi è quella di permettere la delibera dei criteri per le assegnazioni al collegio docenti.

Si tratta di un passo importante per contrastare il potere assoluto del dirigente, in considerazione del fatto che l’ANAC aveva lanciato l'allarme di 'pericolo di corruzione' in questo passaggio della Buona Scuola. Tra le novità di cui giunge notizia ce n'è una che riguarda la trasparenza della procedura. Si prospetta la possibilità di rendere pubblico l'elenco dei docenti che la scuola sottopone a selezione, con l'indicazione di quelli che sono stati scelti. Sarebbe un punto a favore della trasparenza e che permetterebbe di evitare polemiche simili a quelle dello scorso anno, dove le scelte dei dirigenti scolastici, in alcuni casi, sono risultate dubbie.

Fra i criteri, no all'anzianità di servizio

I sindacati avevano chiaramente espresso la volontà di far valere il peso dell'anzianità di servizio fra i criteri utilizzati per la chiamata diretta nella scuola. Il Miur su questo punto si è dimostrato restio, per cui probabilmente l'anzianità non rientrerà fra i requisiti. La partita è comunque ancora aperta.

La trattativa sulla chiamata diretta non è di poco conto, perché anche se l'ipotesi di contratto sulla mobilità è già nero su bianco grazie all'intesa raggiunta lo scorso 31 gennaio, l'accordo sulla chiamata diretta è talmente importante da mettere tutto a rischio. Ad affermarlo, sono stati gli stessi sindacati. Vi terremo aggiornati sulle novità in proposito.

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