Continua l'esposizione dell'intervista rilasciata dall'On. Titti Di Salvo, dopo le dichiarazioni già pubblicate lo scorso 27/2, alla quale ho chiesto di illustrarmi quali siano le sue proposte personali e quelle del Governo per far fronte alle esigenze sempre più impellenti di molte donne che desiderano ricorrere al riposo anticipato, considerando che è caduta anche l’ultima speranza riposta nel Decreto Milleproroghe,.

Inoltre, visto che ultimamente si parla molto della possibilità che vengano riconosciuti dei contributi figurativi che andrebbero a rivestire una sorta di “bonus” a fronte dei cosiddetti “lavori di cura”, riconoscendo quindi alle donne un ruolo determinante per tutti quei lavori di caregiver familiare che svolgono in surplus del Lavoro fuori casa, ho voluto ci spiegasse meglio in cosa consisterebbe questo meccanismo e chi ne potrebbe realmente beneficiare.

Le risposte dell'Onorevole alle domande per le Donne:

"La cura dei figli , dei genitori , delle persone ricade prevalentemente sulle donne , le stesse che dopo la legge Fornero devono rimanere al lavoro molto più a lungo .

Molto spesso si parla delle misure necessarie per conciliare vita e lavoro e anche se bisognerebbe immaginarne di nuove per condividere le responsabilità familiari con gli uomini (e il congedo di paternità obbligatorio va in quella direzione) la realtà di oggi è diversa e quindi quel " doppio lavoro" va riconosciuto per poter andare prima in pensione attraverso lo strumento della contribuzione figurativa .

In molti paesi europei già avviene: nel sistema italiano invece soltanto per le donne a cui si applica il regime contributivo (ingresso al lavoro dal 1995 è previsto uno sconto di 4 mesi per ogni figlio per un massimo di 12 mesi .

Quindi il tema va affrontato e anche rapidamente trovando le soluzioni più adeguate che possono essere diverse: dall'accredito della contribuzione figurativa al riconoscimento della possibilità di uscire prima dal lavoro ricalcolando i periodi lavorati".

E dunque, Onorevole Di Salvo, con quali tempistiche le donne potranno avere prospettive certe su questi aggiornamenti che, attualmente, pur se con intensità importante, possono ancora definirsi soltanto "proposte"?

"Il 1° marzo ,e per tutto il mese, riprenderà il confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali sui temi previdenziali lasciati aperti dalla legge di bilancio così come era stato deciso a settembre del 2016 : un primo tempo per le emergenze in legge di bilancio e un secondo tempo per affrontare nodi del sistema previdenziale pubblico , dal futuro dei giovani al rapporto tra tipo di lavoro e pensione, al riconoscimento del lavoro di cura"

Infine, cosa possono fare in concreto Movimenti e Comitati al femminile?

Come lei ben sa, organizzati da tempo sui social ed interessati all’obiettivo comune di una pensione anticipata per le donne, sono nati nutriti e incisivi gruppi di donne, (e non solo), uniti da un obiettivo comune, pur se, a volte, con modalità differenti per il raggiungimento dello stesso: cosa possono fare per sostenere le sue proposte e quelle del Governo a riguardo?”

"Penso sarebbe importante che su questi punti, futuro previdenziale dei giovani e riconoscimento previdenziale delle donne, ci fosse una larga condivisione degli obiettivi .

Sapendo che sul capitolo previdenza è stato fatto già molto per correggere la legge Fornero in modo che alla sostenibilità economica garantita dai suoi cambiamenti si accompagni anche la sostenibilità sociale. E che molto è ancora da fare .E che per l'equilibrio del sistema previdenziale la necessità maggiore e' l'aumento dell'occupazione e in particolare di quella giovanile e femminile".

Si conclude così il colloquio con l'On. Di Salvo che vorrei ringraziare ancora una volta per la cortese disponibilità con cui ha accettato questa intervista.