Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, sabato 11 febbraio, hanno per protagonista Giuliano Poletti e l'ufficializzazione della Fase 2 del confronto tra governo e sindacati per la discussione sulla riforma pensioni. In questa seconda fase, in base agli accordi presi lo scorso settembre, i rappresentanti dell'esecutivo Gentiloni e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil discuteranno sulla riforma del calcolo contributivo e un'eventuale nuova proposta previdenziale per i giovani.

Decreti attuativi entro marzo

Il primo incontro tra governo e sindacati è fissato per il prossimo 21 febbraio.

In questa data, le due parti si confronteranno sull'attuazione dei provvedimenti inseriti all'interno della Legge di Stabilità per il 2017. Gli argomenti sono noti: Ape e pensione anticipata per i lavoratori precoci, anche se non è del tutto corretto parlare di pensione anticipata per i precoci, come hanno evidenziato spesso, in passato, i lavoratori appartenenti alla categoria. Il termine ultimo per la presentazione dei decreti attuativi è inizio marzo, se si vuole rispettare la data del 1° maggio per l'avvio ufficiale dell'Ape volontaria e social. La norma stabilisce infatti che devono trascorrere 60 giorni, dai decreti attuativi, prima che possa entrare in vigore. Se, ad esempio, i decreti attuativi dovessero slittare ad aprile, l'Ape e la misura per i precoci scatteranno soltanto dal mese di giugno.

Riguardo all'argomento, nei giorni scorsi il ministro del Lavoro Poletti ha rassicurato sul fatto che i nuovi strumenti previdenziali saranno pronti per il 1 maggio.

Revisione sistema contributivo e perequazione dei trattamenti pensionistici

Negli incontri successivi a quelli del 21 febbraio si entrerà poi nel vivo di quella che è già stata ribattezzata come fase 2 del confronto tra il governo e le maggiori sigle sindacali del Paese, Cgil, Cisl e Uil.

I punti su cui verterà la discussione sono noti da tempo, da quando venne redatto il primo verbale, lo scorso 28 settembre, quando si trovò l'accordo per l'Ape e le altre misure poi inserite nella Legge di Bilancio a dicembre. Sono previsti da una parte interventi di riforma all'interno del sistema contributivo (punto 8 del verbale siglato a settembre e disponibile all'interno del sito del Ministero del Lavoro) e dall'altra il governo si impegna ad introdurre un sistema di perequazione basato sui cosiddetti "scaglioni di importo", con il ritorno, a partire fra due anni (2019) del meccanismo previsto originariamente dalla legge 388/2000.