Altro che ormai questione di ore, come aveva auspicato ieri il presidente dell'Inps Tito Boeri: per i decreti attutivi dell'Ape e dei benefici dei lavoratori precoci previsti nella prima parte di riforma Pensioni si dovrà attendere ancora qualche giorno, secondo quanto dichiarato oggi dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. L'Anticipo pensionistico dunque ancora stenta a decollare, segno evidente delle difficoltà del Governo Gentiloni che sulla questione è già in notevole ritardo anche se viene assicurato che l'attivazione della misura per la pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale (Ape volontario) sarà attiva dal primo maggio 2017, così come l'Ape social destinata ai lavoratori che appartengono alle cosiddette "categorie disagiate".
Pensioni, su decreti Ape e Quota 41 governo in difficoltà
"Siamo praticamente - ha detto oggi 28 marzo il ministro del Lavoro alla fine della stesura". Quindi è chiaro che i decreti non sono ancora pronti. "Dobbiamo completare la limatura - ha spiegato l'esponente del governo - di alcuni elementi, ma - ha aggiunto secondo quanto riporta l'Agi - siamo pronti". L'esecutivo si dice pronto a varare i decreti, ma di fatto ancora continua a prendere tempo su una cosa che tutto sommato dovrebbe essere semplice visto che si tratta di dare seguito a una norma inclusa nella legge di Bilancio 2017 dopo una discussione ampia nell'ambito del tavolo di confronto sulla riforma pensioni tra l'esecutivo e le parti sociali.
Parla il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Poletti
Ancora non è chiaro se i decreti attutivi della prima parte di riforma pensioni saranno all'ordine del giorno del prossimo cdm presieduto dal premier Paolo Gentiloni. "Il consiglio dei ministri - ha detto Poletti oggi all'Università Luiss a margine della presentazione del Rapporto 2017 Welfare Index Pmi - non è stato ancora convocato, non so l'ordine del giorno".
Una situazione sempre più incerta, quindi, al di là della rassicurazioni del ministro Poletti, che porta a un nuovo "rinvio" dell'emanazione dei tanto attesi decreti per l'Anticipo pensionistico e i benefici previsti per i lavoratori precoci (la Quota 41 di contributi, ma non per tutti, per accedere al pensionamento).