Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato oggi (13 marzo) al rinvio dell'incontro sulla riforma Pensioni tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil ma anche delle organizzazioni della categoria pensionati. La nuova riunione è stata fissata per il prossimo lunedì, 20 marzo, alle ore 15 nella sede del ministero. La notizia del rinvio è stata data dall'Ansa che ha citato "fonti sindacali".

Pensioni, slitta l'incontro tra Poletti e i sindacati

Nessun commento al momento da parte del ministro Poletti e nemmeno dai leader dei sindacati in merito al rinvio della riunione di oggi che fa slittare anche gli altri due incontri già calendarizzati dal ministero del Lavoro.

Si allungano così ulteriormente i tempi per l'attuazione della prima fase di riforma pensioni che va dall'Opzione donna estesa all'Anticipo pensionistico nella sua doppia versione sociale e volontario; dai benefici per i lavoratori precoci (Quota 41 ma non per tutti) al cumulo gratuito dei contributi; dalle misure per la pensione anticipata per i lavoratori impegnati in mansioni gravose e usuranti allo stop alle penalizzazioni sui prepensionamenti previsti dalla legge Fornero. Altre questioni dovranno essere affrontate nella seconda fase di revisione del sistema previdenziale mentre stentano a decollare i provvedimenti introdotti nella legge di Bilancio 2017. Uno dei temi su cui le lavoratrici interessate scenderanno in piazza il 23 marzo prossimo a Roma è quello relativo alla proroga della formula sperimentale di Opzione donna fino a 2018, mentre si resta in attesa della circolare Od 2017.

Spi Cgil denuncia problemi nel pagamento pensioni

Nel frattempo, sul fronte delle pensioni, una nuova denuncia arriva oggi dallo Spi Cgil. "Ci risultano da molteplici segnalazioni in tutta Italia - viene spiegato in una nota stampa - di conguagli 'impazziti' e non meglio specificati sulle pensioni in pagamento da gennaio. In alcuni casi - si legge nella nota - l'assegno di marzo è stato del tutto azzerato, in altri invece - viene specificato - sono state operate erroneamente e impropriamente delle trattenute".

Il sindacato dei pensionati della Cgil chiede all'Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente presieduto da Tito Boeri di intervenire risolvere il problema. "Da quanto abbiamo appreso - si legge nella nota dello Spi Cgil - l'Inps attribuisce tali errori a un malfunzionamento della nuova piattaforma fiscale. Fatto sta - viene sottolineato - che questa situazione sta provocando non pochi disagi a molti pensionati, ai quali consigliamo di rivolgersi al patronato Cgil per inoltrare la domanda di ricostituzione della propria pensione. All'Inps invece - conclude il sindacato dei pensionati della Cgil - chiediamo di intervenire quanto prima".