A partire dal 1° gennaio 2017, il personale di ruolo della Scuola potrà beneficiare della misura del cumulo dei contributi per le Pensioni, prevista dall'ultima legge di Bilancio (commi 195 e 196 della legge numero 232/2016). Interessati sono i dirigenti della scuola, i docenti ed il personale Ata che potranno cumulare, senza spese, i contributi che hanno versato, in passato, presso altre gestioni previdenziali al fine dell'accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia. Ulteriori indicazioni sul cumulo delle pensioni sono fornite dall'Inps con la recente circolare numero 60 del 16 marzo scorso.

Pensione anticipata e vecchiaia 2017 scuola: requisiti di uscita col cumulo

Per poter beneficiare del cumulo delle pensioni, è necessario aver maturato i requisiti necessari per la pensione anticipata (quasi 43 anni di contributi per gli uomini, meno di 42 per le donne) oppure per la pensione di vecchiaia (66 anni e sette mesi, requisito in vigore fino a tutto il 2018). Tra le misure comprese nella circolare dell'Inps, quella maggiormente discutibile è relativa al rinvio del pagamento della buonuscita (ovvero dell'indennità al termine del servizio) del personale della scuola, sia per la pensione anticipata che per quella di vecchiaia. Infatti, il personale della scuola per poter accedere al cumulo delle pensioni, dovrà far riferimento ai contributi versati non in altre pubbliche amministrazioni e dovrà attendere la buonuscita secondo quanto previsto dal comma 196 della legge numero 79 del 1997.

Secondo tale disposizione, il pagamento della buonuscita potrà avvenire tra i 12 e i 15 mesi successivi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia e non dalla cessazione del servizio.

Pensioni anticipate con cumulo pensione: simulazione di una docente della scuola

In base alle disposizioni sul cumulo delle pensioni, Italia Oggi ha pubblicato una simulazione fatta su una docente nata a fine maggio del 1955 che andrà in pensione anticipata dal 1° settembre 2018 (a 63 anni e 3 mesi).

Proprio la circostanza dell'uscita da scuola con la pensione anticipata e il beneficio del cumulo dei contributi, determinerà il pagamento della buonuscita non entro 2020, ma addirittura tra il 1° gennaio ed il 31 marzo del 2023, ovvero entro i 15 mesi successivi alla maturazione della pensione di vecchiaia.