Le ultime novità al 27 aprile 2017 sulle pensioni anticipate e sui precoci continuano ad arrivare dal Governo, che latita con l'emanazione dei decreti attuativi su Ape volontario e quota 41 per precoci. L'unico decreto firmato che attende di essere pubblicato in gazzetta ufficiale è quello relativo all'Ape social. Per il resto le misure restano nel limbo e i tempi strettissimi fanno ipotizzare l'ennesimo rinvio.

Difficilmente si riuscirà a partire per il 1 maggio, dato che l'esecutivo pare ancora essere in alto mare. Mentre la Lega, dal canto suo con Salvini, rilancia la quota 100 e ambisce a cancellare la Legge Fornero

Novità pensioni precoci, slitta tutto?

In questi giorni sul web vi è un gran lavoro, i vari comitati afferenti al gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' stanno organizzando la manifestazione presidio che avverrà a Roma il prossimo 11 maggio. Dal momento che i pullman per raggiungere piazza Montecitorio saranno gratuiti, in quanto messi a disposizione dei sindacati, gli amministratori del gruppo stanno continuando a pubblicare post per incitare anche coloro che generalmente non possono partecipare a causa di ristrettezze economiche a cogliere 'la palla al balzo ' al fine di fa sentire la propria voce.

I precoci che continuano ad ambire alla quota 41 per tutti, sperano che quanto meno il Governo non si rimangi quel poco fin qui concesso in legge di Stabilità. Il continuo ritardo nell'attuazione dei decreti attuativi fa ipotizzare uno slittamento, a data da destinarsi, della pensione anticipata per quanti abbiano raggiunto i 41 anni contributivi e versino in condizioni di disagio e per quanti avrebbero accolto, nonostante le penalizzazioni la possibilità di uscire prima dal lavoro attraverso l'Ape volontario. Al momento il rischio è infatti quello di veder vanificato anche quel poco fin qui ottenuto. Il primo maggio è ormai alle porte mentre il Governo continua a ritardare la firma dei decreti.

L' ultimo appello al Governo di un precoce: approvate quei decreti

In occasione dell'appena passata festa della liberazione, un lavoratore precoce, Alex del Moro, su Facebook ha pubblicato un post rivolgendosi al Governo e facendo presente che la festa della liberazione avrebbe potuto coincidere anche con la firma dei decreti attuativi che metaforicamente avrebbero potuto liberare dal lavoro , dopo 41 anni, almeno quei lavoratori precoci considerati maggiormente disagiati.

Ecco le sue parole: "25 aprile, festa della liberazione... Liberazione da cosa? Che libertà è non poter andare in pensione dopo 41 anni di lavoro? " Poi il precoce continua con la sua accusa: quale libertà può avere una persona che dopo 41 anni di lavoro si ritrova senza sussidi e deve prosciugare i propri risparmi per pagarsi i contributi in maniera volontaria? Se non firmate quei decreti rendete vano anche quel poco fin qui promesso con una apposita legge, non permettendo l'accesso alla pensione nemmeno ai più disagiati. Poi l'appello conclusivo: "Mettetevi una mano sul cuore ed una sulla coscienza se li avete!"

Chissà che il Governo decida quanto prima di firmare, in occasione del 1 maggio, i decreti attuativi concernenti precoci e Ape volontario permettendo ai lavoratori di godere, con maggiore serenità, della festa a loro riservata sognando finalmente l'agognata pensione.