Arrivano importanti novità che riguardano le pensioni e i lavoratori precoci. Dalle ultime news sulle Pensioni emerge che sono stati ridotti i requisiti per l'accesso alla Quota 41 e all'Ape Social. emerge inoltre che i decreti attuativi sono previsti entro Pasqua 2017. Manca dunque pochissimo e i cittadini sapranno dettagliatamente come si svolgeranno le cose. Tutti attendono con ansia la pubblicazione dei decreti attuativi in cui finalmente sapranno come comportarsi per fare la richiesta. Proprio nei decreti attuativi sarà contenuto l'integrale regolamento per Ape Social e altre forme pensionistiche.

L'Ape volontaria, collegata alla realizzazione di una piattaforma elettronica ancora da definire, rischia invece di non essere ancora all’ordine del giorno, richiedendo tempi più lunghi rispetto a quella dell’Ape sociale. Intanto vediamo tutte le ultime novità che sono emerse.

Ape Social e Quota 41: le ultime news

Entro Pasqua arriveranno i decreti. Per questi lavoratori e per i lavoratori precoci, il requisito temporale di 6 anni continuativi diventa adesso più flessibile ed in particolare verrà introdotta una franchigia di 12 mesi. Grazie a questa franchigia potranno usufruire del beneficio Ape social e della quota 41 anche quei lavoratori che hanno svolto lavori pesanti nei sei anni continuativi negli ultimi sette anni.

Sono di più dunque che riusciranno ad avere diritto e accesso all'Ape Social e alla pensione lavoratori precoci.

Per quanto riguarda invece la Quota 41 si tratta di un modello per coloro che hanno svolto mansioni gravose e pensanti ma che siano in possesso almeno di 41 anni di contributi. Anche in questo caso è previsto che il lavoro sia svolto in forma continuativa negli ultimi sei anni ed è stata inserita una finestra temporale di 12 mesi nonostante i sindacati ne abbiano chiesto una di 24 mesi.

L'intenzione dei sindacati era quella di includere anche i lavoratori marittimi ed edili più a rischio. Non è stata accolta la richiesta sindacale per i tutti quei lavoratori che rimangono disoccupati in seguito alla scadenza del contratto a termine.

Intanto si studiano vincoli di contenimento del costo delle rate: massimo il 15% sull’assegno previdenziale.

Per evitare il sovraindebitamento sulla pensione, si pensa di fissare una soglia nel caso in cui il lavoratore abbia in corso altri prestiti (come il mutuo casa): la somma di Ape ed eventuali altre rate non potrà superare il 30% della pensione. In ogni caso si ipotizza un TAN intorno al 2,75%, a cui si aggiunge un costo fra lo 0,05% e lo 0,1% per la commissione di accesso al Fondo di Garanzia.

Le parole di Boeri

Intanto, in attesa dei decreti arrivano le parole di Boeri dalle quali si evince che nell'incontro tra Governo e sindacati non si è parlato dei giovani. Boeri ha sottolineato che "anche quando si parla di giovani lo si fa in un modo che non va dalla loro parte". Boeri si è riferito in particolare all'idea di una pensione minima di garanzia per coprire i contributi mancanti, a causa delle carriere lavorative discontinue.

Come riporta rainews,it, Boeri sta dalla parte dei giovani e afferma: 'Bisogna cambiare le aspettative dei giovani - ha concluso - con interventi strutturali a loro vantaggio, non con interventi temporanei'.