Le news e le novità riguardanti la Riforma Pensioni continuano ad essere al centro delle discussioni più accese negli ultimi tempi. Lavoratori e parti sociali coinvolte da tanti mesi ormai denunciano alle Istituzioni un sempre più evidente ritardo dei provvedimenti che, anche quando arrivano, non riconoscono le giuste tutele ai soggetti interessati. E per i lavoratori precoci e per tutti quelli in possesso dei requisiti richiesti per Ape social e volontaria infatti le ultime notizie - anche questa volta - potrebbero non essere delle migliori.

L'ultima novità ha a che fare con le possibili modifiche dell’adeguamento sulla speranza di vita che, di conseguenza, potrebbero avere effetti anche sui lavoratori interessati ad uscire prima dal mondo del lavoro.

Nello specifico la prossima rivalutazione prevista dalla Legge Fornero (da gennaio 2019) andrebbe ad incidere di fatto sui requisiti di anzianità poichè, dalla sua attuazione, ne deriva un aumento pari a 4 mesi dell'età anagrafica richiesta attualmente ai lavoratori per uscire anticipatamente dal lavoro. Se adesso dunque sono richiesti 66 anni e 7 mesi, la rivalutazione - se approvata - sposterebbe il limite di età a 66 anni e 11 mesi.

Esposti i possibili cambiamenti del quadro normativo, bisogna però fare delle precisazioni

Per quanto riguarda i lavoratori precoci e la quota 41, non essendo questo un provvedimento sperimentale (ma definitivo) in questo caso, se confermate le novità sulle pensioni, si potrà già parlare di quota 41,4 dato che i contributivi richiesti - sempre a partire da gennaio 2019 - non saranno più pari a 41 anni ma bensì uguali a 41 anni e 4 mesi.

Molto diversa invece è la situazione per quanto riguarda Ape Social e Volontaria. In questo caso, come sappiamo, abbiamo a che fare con misure previdenziali che, fino al 31 dicembre 2018, possono benissimo essere considerate in piena fase sperimentale. Per questo motivo, dato che le novità e le modifiche dovute alla rivalutazione prevista dalla Legge Fornero verranno introdotte solo a partire dal primo gennaio 2019, di come queste ultime incideranno sugli anticipi pensionistici si potrà parlare solo e se l’Ape social e volontaria verranno riconfermate dopo il 2018.

Quello che ovviamente possiamo fare noi oggi è solo un rapido calcolo, dunque essendo attualmente l'età minima richiesta per la pensione anticipata uguale a 63 anni, le nuove disposizioni potrebbero far aumentare la stessa di 4 mesi nel 2019,e riconoscere le agevolazioni sono a chi ha compiuto 63 e 4 mesi al momento della richiesta.