Al termine dell'incontro tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri tra esponenti del Governo e sindacati torna l'apprensione per un confronto che fatica a decollare. "Siamo molto preoccupati" ha spiegato il Segretario Confederale della Cgil Roberto Ghiselli al sito Rassegna.it, affermando che ora serve un "cambio di passo", a partire dai provvedimenti ancora in approvazione riguardanti la Fase 1 della riforma. Il riferimento va in particolare all'attivazione dell'APE sociale ed alla quota 41 per i precoci. In merito all'appuntamento tenutosi nella giornata di ieri, l'esponente della Cgil ricorda i diversi solleciti inviati all'indirizzo del Governo per far pubblicare i decreti attuativi sulle misure di flessibilità.

"Il timore", conclude il sindacalista, "è che difficilmente il tutto possa concludersi entro la prossima settimana" come auspicato dal Governo.

Pensioni anticipate, la Cisl chiede di superare il ritardo

In merito al mancato arrivo dei decreti attuativi, la Cisl "chiede di superare il ritardo sull'APE", condizioni essenziale per poter "avviare al più presto il confronto sulla Fase 2 dell'intesa". A sottolinearlo il Segretario confederale Maurizio Petriccioli, che pone come premessa alla discussione di nuove misure l'avvio dell'anticipo pensionistico e delle altre opzioni di flessibilità previdenziale previste all'interno della Legge di bilancio 2017. "Chiederemo al Governo di rendere conto dei ritardi che hanno caratterizzato la partenza dell'APE" ha proseguito il sindacalista, nel tentativo di "evitare che questi differiscano la partenza delle tutele per i lavoratori interessati".

Infine, per quanto concerne la pensione di garanzia per i giovani, Petriccioli evidenzia l'importanza di accelerare il lavoro, così da avviare il processo di riforma del sistema già con la prossima legge di stabilità.

Riforma pensioni: la Uil preme per il rispetto dei tempi

Si posiziona sulla stessa linea anche la Uil, che attraverso le parole espresse dal Segretario Confederale Domenico Proietti rimarca la necessità di rispettare i tempi di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

"Il ritardo accumulato sul pacchetto previdenza sta diventando imbarazzante", ha sottolineato il sindacalista, chiedendo al Governo di portare a termine la questione. Secondo la Uil, è importante "tenere ferma la data del primo maggio per la prestazione dell'APE sociale", mantenendo così "l'intera fruibilità per tutti gli interessati dalle platee delle categorie dei lavori gravosi e faticosi".

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