L'esecutivo tornerà sul tema dell'opzione donna il prossimo 4 maggio 2017, quando sarà chiamato a rispondere a diverse interrogazioni sulla continuazione della sperimentazione che consente alle donne di ottenere il pensionamento anticipato una volta raggiunti i 57 anni di età (58 anni se lavoratrici autonome) con almeno 35 anni di contribuzione. Al momento l'esercizio volontario del meccanismo di prepensionamento è consentito solo a coloro che maturano il diritto entro il 2015.
Bisogna anche ricordare che la possibilità di estensione della misura resta però legata ad un ricalcolo interamente contributivo della futura mensilità, un'evenienza che per molte può portare a perdere una parte importante del futuro assegno e che richiede in ogni caso un'attenta valutazione.
Lo schema delle interrogazioni presentate sull'opzione donna al Senato
Entrando nel merito della prossima discussione, le interrogazioni a cui l'esecutivo è chiamato a rispondere sulle pensioni anticipate tramite opzione donna sono rispettivamente quelle dei Senatori:
- Gatti, riguardante la fruizione "dell’opportunità prevista dalla legge n. 243 del 2004;
- Bencini, per la sperimentazione del regime;
- D’Adda, in merito alla "prosecuzione della sperimentazione del regime OD;
- Infine Catalfo, per la "prosecuzione della sperimentazione del regime pensionistico opzione donna”.
Percorso complicato per l'eventuale prosecuzione
Resta comunque il fatto che nonostante le legittime richieste delle lavoratrici, il percorso politico per una eventuale proroga di opzione donna risulta complicato.
Dal Comitato Opzione Donna Social la fondatrice Orietta Armiliato invita alla cautela tramite i recenti commenti, avvisando le proprie iscritte sulla difficoltà di un'eventuale prosecuzione. "Nulla ma proprio nulla fa pensare che sarà prorogata, anche perché per il 2017 lo stanziamento totale per tutta la sezione previdenza non arriva neppure a 2 miliardi di euro [...] trovo sia corretto seguire tutto ciò che riguarda la previdenza al femminile ed i movimenti che girano intorno a questi capitoli, ma solo per quello e senza alcuna aspettativa". Anche perché fino ad oggi opzione donna "non è mai stata prorogata, c'è stata solo un'estensione per via dell'aspettativa di vita, dunque possono usufruirne le donne che al 31.12.2015 hanno maturato 35 anni di contributi e abbiano compiuto 57 anni più 7 mesi entro il 31.07.2016".
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