E' iniziata la Fase 2 della riforma delle Pensioni. Giovedì 4 maggio si è tenuto l'incontro tra il Ministro Poletti e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Si attendeva da tempo l'apertura di questa nuova fase dopo il lunghissimo iter che ha portato all'emanazione del decreto attuativo per l'Ape sociale. Sul tavolo di confronto al Governo sono finite innanzitutto le pensioni giovani. Resta però alta la preoccupazione dei sindacati che, nei momenti immediatamente successivi al dibattito, hanno esternato tutte le proprie perplessità circa l'andamento dei lavori che risulta estremamente lento e macchinoso.

Riforma pensioni, Fase 2: le novità ad oggi 5 maggio 2017

La Fase 2 della riforma delle pensioni si è aperta con il tavolo di confronto che si è tenuto il 4 maggio 2017, il prossimo step sarà affrontato il 10 maggio in occasione del nuovo vertice che si terrà tra il Ministro Poletti e le organizzazioni sindacali. A margine dell'incontro di giovedì, è stato il segretario della Cgil Roberto Ghiselli ad esternare le proprie perplessità: Ghiselli ha, infatti, palesato la preoccupazione dell'intera sigla sindacale rispetto al confronto con il Governo. "Ci auguriamo - ha sottolineato Ghi,elli - che il prossimo appuntamento del 10 maggio possa determinare un cambio di passo". La principale preoccupazione espressa dai sindacati risiede nella certezza che la Fase 2 della previdenza è stata avviata prima ancora che si chiudesse la Fase 1.

"Ancora non vi sono certezze per l'attivazione dell'Ape sociale - ha spiegato il segretario generale della Cgil - così come tanti sono i dubbi in merito agli interventi a favore dei lavoratori precoci". Insomma, con il regime di incertezza legato alla chiusura della Fase 1 restano le perplessità sui temi di fondamentale importanza per la riforma previdenziale quali le pensioni per i giovani, la flessibilità in uscita, la differenziazione dell'attesa di vita, il lavoro di cura, la rivalutazione delle pensioni in essere e la previdenza complementare.

Riforma pensioni, ritardi su Ape sociale e lavoratori precoci

Mentre a Roma è stata avviata la discussione circa la Fase 2, e quindi sulle pensioni per i giovani e sulla flessibilità in uscita, restano i ritardi della Fase 1 inerenti soprattutto all'Ape sociale e ai lavoratori precoci. I sindacati, in occasione dell'incontro del 4 maggio 2017, hanno ribadito l'assoluta necessità di rendere operativi i decreti attuativi su Ape sociale e lavoratori precoci considerando "gli insostenibili ritardi - ha spiegato Ghi,elli - che rischiano di arrecare danno a decine di migliaia di lavoratori".

I decreti attuativi per la prima misura sono stati emanati dal presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ma gli schemi degli stessi necessitano ancora di correzioni da parte del Consiglio di Stato, dovranno poi essere registrati dalla Corte dei Conti e successivamente dovranno trovare pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Soltanto a quel punto, l'Inps potrà provvedere a diramare le circolari attuativi. Ecco quindi spiegato il timore in base al quale difficilmente si potrà prevedere la conclusione dell'iter entro la prossima settimana, così come previsto dall'organo esecutivo.