Uno dei luoghi comuni più granitici che attanaglia il mondo dell'istruzione è quello per cui il voto conseguito all'esito degli esami di maturità sarebbe inutile per il futuro professionale di ciascuno di noi. Nulla di più falso. Una recente statistica ha infatti dimostrato come il voto del diploma condizioni - anche in maniera piuttosto incisiva - la futura carriera lavorativa di chi lo consegue.

Un voto alto raddoppia le possibilità occupazionali

Secondo AlmaDiploma - un'associazione che connette le Scuole Secondarie Superiori con lo scopo di facilitare l'accesso dei diplomati nel mondo universitario e del Lavoro - chi ottiene il voto massimo (100) ha l'80% di possibilità in più di entrare nel mondo del lavoro dopo il diploma rispetto a chi ottiene il voto minimo (60).

Insomma, tra i due estremi della scala di valutazione in cui ciascun studente si colloca al termine del proprio percorso nella scuola secondaria, la possibilità di occupazione sostanzialmente raddoppia per chi siede sul gradino più alto. Questo avviene con maggiore incisività per coloro che abbiano ultimato studi tecnici e professionali, poiché un buon voto consente loro di lavorare già un anno dopo aver conseguito la maturità. È chiaro infatti che, in occasione di un colloquio di lavoro presso un'azienda, a parità di condizioni (e, in particolare, in assenza di Laurea) venga preferito colui che ha conseguito un miglior voto alla Maturità, poiché è su di lui che possono ragionevolmente riporsi maggiori aspettative tecnico-culturali.

Il diploma è fondamentale anche per l'accesso al mondo universitario

Oltre a costituire un aspetto non secondario per entrare subito nel mondo del lavoro, il voto del diploma consente anche un più facile accesso alla carriera universitaria nelle facoltà a numero chiuso. Non di rado, infatti, gli Atenei - sia italiani che esteri - condizionano l'accesso ai propri corsi di Laurea al voto del diploma, esigendo che sia al di sopra di una soglia minima oppure accordando dei bonus nella valutazione dei test d'ingresso per coloro che abbiano conseguito una certa votazione all'esito della Maturità.

Non solo diploma, ma anche stage e formazione all'estero

Occorre insomma abbattere il preconcetto per cui ad essere importante sarebbe solo il "pezzo di carta", a nulla valendo la votazione ivi riportata. Come visto, conseguire un voto più alto rende più agevole l'accesso tanto al mondo accademico quanto a quello lavorativo.

È chiaro che, nello scegliere tra i vari candidati che ambiscono ad un posto di lavoro, le aziende non guardino solo ai numeri ma anche alle concrete esperienze dagli stessi svolti. Infatti, esperienze formative e stage all'estero incrementano considerevolmente la possibilità di ottenere un lavoro più gratificante e remunerativo. Stando ancora ai dati di AlmaDiploma, chi si cimenta in esperienza lavorative prima di conseguire la maturità aumenta del 60% la possibilità di lavorare subito dopo il conseguimento del titolo; chi, invece, opta per un periodo di formazione all'estero la incrementa di circa il 30%. La strada migliore, comunque, sembra essere quella di misurarsi con uno stage post-diploma: in questo caso, infatti, le possibilità di trovare lavoro aumentano sino al 90%.