Proprio nella giornata di oggi, i sindacati riuniti della Scuola (Uil, Cisl, Cgil, Gilda e Snals) si stanno occupando della mobilità dei docenti del 2017/2018, in particolare per i capitoli delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie e dell'applicazione del vincolo triennale. Ministero dell'Istruzione di Valeria Fedeli e sindacati sono impegnati, dunque, a limare le ultime divergenze riguardo al contratto sulla mobilità annuale del 2017, prima che venga presa la decisione definitiva riguardo alle permanenze triennali nelle province di immissioni in ruolo dei docenti neoassunti.

Mobilità annuale scuola 2017/2018: ultime sul vincolo triennale

Nello specifico, l'applicazione del vincolo triennale nei trasferimenti interprovinciali dei docenti neoimmessi nella scuola deriva non da un accordo, ma dal testo unico. Non si tratta, come riporta Italia Oggi, di una decisione del ministero dell'Istruzione, ma dai vincoli disciplinati dalla legge e sui quali il contratto sulla mobilità annuale nella scuola che scaturirà dalla trattativa dovrà tenerne conto ai fini l'applicazione o meno. La questione si riallaccia al decreto di riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia, nel senso di consentire agli accordi negoziali di derogare alle norme di legge sulla mobilità.

La novità della quale parla il quotidiano economico consiste nella possibilità che venga introdotta un clausola contrattuale che, pur affermando la supremazia per legge del vincolo triennale, possa disapplicare questo vincolo per l'anno 2017/2018. Tuttavia, secondo quanto riporta Italia Oggi, il ministero dell'Istruzione sarebbe poco propenso a percorrere questa soluzione, pur in presenza di una delle opportunità più sentite dai docenti per ricucire gli strappi causati dalla riforma della scuola.

Mobilità nella scuola 2017: possibile deroga?

Dunque, il vincolo triennale nelle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie relative alla mobilità annuale dei docenti della scuola per il 2017/2018 rimane un nodo non ancora risolto, anche se al ministero dell'Istruzione e sindacati continueranno le trattative nei prossimi giorni.

Un altro nodo, quello della mobilità dei docenti che insegnino nei licei musicali, invece, si sta risolvendo confermando la priorità degli insegnanti che abbiano prestato servizio in queste scuole e assicurando, pertanto, la continuità didattica. Dunque, l'articolo 6/bis è stato interamente riformato.