Non si ferma la battaglia contro la riforma Pensioni targata Monti-Fornero nonostante i nuovi elementi di flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata, la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare, siano stati inseriti nella legge di Bilancio 2017 ora in via di attuazione. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che contro la riforma pensioni Fornero ha già proposto invano il referendum abrogativo ritenuto poi inammissibile dai giudici della Consulta, ha messo l'abolizione di questa legge previdenziale tra i punti principali del suo programma elettorale da condividere con gli alleati ponendola come precondizione per un'alleanza al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Contro la legge Fornero anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, già alleata con Salvini alle amministrative di Roma che hanno poi portato alla vittoria del sindaco del Movimento 5 stelle Virginia Raggi.

Pensioni, continua la battaglia contro la legge Fornero

Il parlamentare di Fratelli d'Italia Walter Rizzetto, che ricopre il ruolo di vicepresidente della commissione Lavoro pubblico e privato di Montecitorio (presieduta da Cesare Damiano) ha promosso per il 12 giugno prossimo a Trieste, nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia, un convegno in materia di riforma pensioni per poter avere un confronto con i lavoratori che non sono stati ancora tutelati e salvaguardati dai governi Renzi e Gentiloni e che ancora oggi sono vittime dei devestanti effetti della legge pensionistica del Governo Monti.

L'incontro a Trieste è stato promosso da Rizzetto in collaborazione con il comitato dei Lavoratori precoci a tutela dei propri diritti che ormai da diversi anni, sia su social network come Facebook e Twitter, sia nelle piazze, ha reclamato con forza e determinazione, non ottenendo ancora i risultati sperati, la Quota 41 per tutti, mentre quella decretata nei giorni scorsi dalla presidenza del consiglio dei ministri è rivolta solo a una parte dei lavoratori precoci, quelli con invalidità, quelli che assistono parenti ammalati o quelli che svolgono lavori gravosi.

Attesa la Quota 41 per i precoci e Opzione donna 2018

Lo scopo dell'incontro è quello di approfondire in maniera dettagliata quali possono essere tutte le soluzioni legislative capaci di riconoscere la pensione a chi ne ha diritto, e in particolare a chi ha già lavorato 41 anni e oltre. Rizzetto è più volte intervenuto oltre che per la Quota 41 anche per la proroga del regime sperimentale di Opzione donna, attesa da tante lavoratrici e sollecitata al governo da tutti i gruppi parlamentari in commissione Lavoro e Previdenza sociale a Palazzo Madama.

"Abbiamo davanti a noi gli ultimi mesi di questa legislatura - ha dichiarato in una nota Walter Rizzetto - e non è ammissibile che esistano ancora tante situazioni irrisolte e persone ridotte in stato di necessità - ha sottolineato il parlamentare di Fd'I - perché senza lavoro e pensione".