Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del'Ape sociale per i soggetti deboli e della Quota 41 destinata a una parte dei lavoratori precoci, si attende l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario rivolto agli over 65, la principale misura della fase uno della riforma Pensioni targata Renzi-Poletti che però stenta a decollare. Non nasconde la propria delusione il segretario del Partito democratico, che sui ritardi accusa la burocrazia e difende comunque l'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni.

Pensioni, il segretario del Pd contro la burocrazia: blocca l'Ape volontario

"So che il governo - ha scritto Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook - sta chiedendo con forza che chi di dovere firmi il parere necessario: la burocrazia", ha sottolineato l'ex presidente del consiglio rispondendo sul social network a un utente che gli ha chiesto ragguagli a proposito dell'Anticipo pensionistico volontario, che introduce nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro, seppur a caro prezzo per i lavoratori, con la formula del prestito previdenziale ventennale erogato dalle banche e garantito dalle assicurazioni. Un altro utente ha chiesto su Facebook al leader del Pd se l'Ape volontario potrà essere attivato entro e non oltre il 1° settembre in modo tale che ne possano beneficiare anche i docenti.

L'ex premier ha risposto: "Voglio ben sperare!". In ogni caso, salvo dietrofront e ripensamenti da parte dell'esecutivo, l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario avrà effetto retroattivo a decorrere dal primo maggio, così come previsto nella legge di Bilancio 2017 e come assicurato a più riprese dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Boom di richieste per l'Anticipo pensionistico sociale, interviene Di Salvo

Intanto, "boom immediato di domande" per l'Anticipo pensionistico sociale rivolto ai soggetti più deboli. Lo ha sottolineato in una nota la vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito democratico a Montecitorio Titti Di Salvo. Sono "più di 10mila in pochi giorni - ha spiegato la parlamentare - a dimostrazione dell'attesa che le aveva precedute".

Un boom di domande che, secondo la Di Salvo, "testimonia l'efficacia della riforma pensioni" varata dal Governo Renzi a in fase di attuazione da parte del Governo Gentiloni. La parlamentare rivendica il ruolo del Governo Renzi e nel Partito democratico anche per le altre misure che definisce di "giustizia previdenziale", come il cumulo gratuito dei contributi, l'ampliamento della no tax area pensionati, l'aumento delle quattordicesime e l'estensione delle stesse alla pensioni più basse.