Gli stipendi degli insegnanti dovrebbero essere rivalutati. Lo ha affermato anche la Ministra Valeria Fedeli, rispondendo ad un'intervista per la trasmissione L'aria che tira su La 7. La Ministra dell'Istruzione ha detto che lo stipendio di un insegnante dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 mila euro. Ha spiegato che fare il docente consiste in una grande responsabilità. Secondo Valeria Fedeli, la professione di docente dovrebbe essere una delle più pagate in Italia, perché gli insegnanti hanno in mano il destino del nostro paese.

Ecco perché ha ritenuto di mettere in evidenza il fatto che si dovrebbe percepire almeno il doppio delle attuali retribuzioni.

Quanto guadagna un insegnante in Italia

La dichiarazione del Ministro Fedeli è destinata sicuramente a suscitare molte polemiche su un tema oggetto di un dibattito caldo. Oggi un insegnante in Italia non percepisce uno stipendio altissimo. Tutto dipende dagli anni di anzianità di servizio. Per un insegnante di Scuola primaria lo stipendio lordo da appena assunto è pari a 19.324 euro e arriva a 28.291 oltre i 35 anni di servizio. Un docente di scuola media inferiore da appena assunto prende 20.973 euro lordi annui e arriva a percepire 31.325 euro dopo 35 anni di servizio.

Non molto diversa è la situazione per quanto riguarda i docenti di scuola secondaria superiore. Nelle prime fasi un docente di scuola superiore ha una retribuzione che ammonta a 20.973 euro lordi annuali. Arriva ad un massimo di 32.912 euro all'anno dopo i 35 anni di servizio.

Le differenze rispetto agli altri paesi europei

Rispetto agli altri paesi europei, gli stipendi degli insegnanti italiani sono molto più bassi. Per esempio consideriamo il caso del Lussemburgo, dove lo stipendio minimo di un docente di scuola primaria ammonta a circa 70 mila euro all'anno. In Germania corrisponde a circa 42.800 euro e in Belgio a 34 mila euro. Se potessimo fare una sorta di vera e propria classifica degli stipendi degli insegnanti nei paesi europei, l'Italia si troverebbe soltanto al 16° posto, con cifre molto al di sotto della media.

Anche l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha messo in evidenza il problema, sottolineando che negli ultimi quattro anni si è avuto un calo del 7% dello stipendio per i docenti in Italia in termini di valore reale. Ultimamente si è parlato di un aumento di 85 euro lordi in media, ma si presume che nemmeno questo aumento possa arrivare a colmare un divario già molto ampio rispetto agli altri paesi dell'Europa.