É inutile girarci attorno perché l'argomento delle Pensioni è quello che ultimamente in Italia ha preso il sopravvento e continua a suscitare polemiche e discussioni tra i cittadini del nostro paese. Ad alimentare ancor di più la questione, si aggiungono le parole di Tito Boeri, presidente Inps, in merito alla questione migranti. Dopo le dichiarazioni da parte della Uil sul fatto che l'Italia sia la nazione messa peggio per quanto riguarda l'età pensionabile dopo la Grecia, infatti, Boeri ha parlato in un'audizione alla Camera presentando uno studio in cui viene sottolineato come, se dovesse esserci l'azzeramento dei permessi di lavoro per i lavoratori stranieri, la stima dei costi per il nostro paese sarebbe di 37 miliardi di euro.

Tito Boeri: i migranti aiutano l'Inps con 5 miliardi di euro l'anno

Tito Boeri, dopo le dichiarazioni sull'aspettativa di vita che hanno suscitato non poche polemiche, ha esordito dicendo che nonostante ci sia da parte della nostra popolazione una percezione di un numero eccessivo di immigrati, l'Italia ha sempre più bisogno di migranti che contribuiscano al finanziamento del nostro sistema. Secondo il presidente dell'Inps il nostro paese avrebbe chiuso tanti canali di ingresso nel mercato del lavoro regolare e allo stesso tempo avrebbe attratto un numero di rifugiati e irregolari sempre crescente. E questa è un'operazione sbagliata, in quanto sono proprio i migranti regolari a contribuire a finanziare il nostro sistema pensionistico.

Questo perché secondo Tito Boeri è fondamentale il fatto che i migranti che arrivano sono solitamente giovani e lontani dall'età pensionabile. L'80% dei permessi di soggiorno, infatti, viene concesso a stranieri che hanno meno di 35 anni. Se nel 1996 erano il 27,5% quelli che avevano meno di 25 anni e contribuivano all'Inps come dipendenti, nel 2015 sono diventati il 35%.

Gli immigrati regolari, ha spiegato Boeri, versano ben 8 miliardi all'anno in contributi sociali e ne ricevono soltanto 3 in termini di pensioni. Sono quindi 5 i miliardi per le casse dell'Inps, che vengono utilizzati per le pensioni degli italiani.

Calderoli contro Boeri: 'Hanno tolto il lavoro ai nostri giovani'

Contro il presidente Boeri ci sono Roberto Calderoli e altri esponenti della destra: stando alle parole di Calderoli, il presidente dell'Inps sbaglia a ripetere che gli immigrati non hanno sottratto lavoro agli italiani.

Se la percentuale di giovani immigrati che pagano i contributi è salita al 35%, allo stesso tempo quella dei giovani italiani che non hanno un lavoro è intorno al 40%. Questo vuol dire che i giovani migranti hanno tolto il lavoro agli italiani che devono andarsene all'estero per trovare occupazione.

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