Da qualche giorno sul sistema Polis - Istanze On Line i docenti possono già visualizzare la loro posizione in graduatoria di istituto. Tali posizioni non devono essere intese come definitive ma, al momento, si tratta di dati provvisori, nonché utili per farsi un'idea alquanto generale della prossima situazione lavorativa.
Punteggi sbagliati ed errori di sistema
Non pochi insegnanti o aspiranti tali hanno riscontrato errori telematici sulla piattaforma Istanze On Line. Inoltre si è notato che alcuni punteggi di servizio sono totalmente errati.
Per ovviare ai problemi di cui sopra, il Miur ha previsto la possibilità di presentare reclami, naturalmente motivati, ai sensi del DM n.374 del 1° giugno 2017.
Il reclamo va presentato entro dieci giorni dalla data di pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
Le domande più gettonate dai docenti in giro per il web
Parecchi sono i dubbi che aleggiano sul web, tra forum e gruppi virtuali di docenti.
Tali gruppi stanno quasi perdendo il loro scopo originario, cioè quello di essere fulcro di aiuto e di scambio di informazioni tra insegnanti, nuovi e veterani.
Infatti, proprio relativamente alle graduatorie di istituto, l'"ansia da supplenza" sembra sempre corroborarsi sempre di più, causando liti e battibecchi virtuali tra docenti che neppure si conoscono, ma che condividono la stessa passione (?), quella dell'insegnamento.
Molti docenti si lamentano su Facebook e sui vari forum scolastici per il fatto che parecchi colleghi provano a capire con insistenza se rimarranno disoccupati o meno per il prossimo anno scolastico, oppure se vi è qualche via di salvezza anche tra qualche mese, con lo scorrimento delle graduatorie.
Le paure e i timori per il momento albergano nel cuore di migliaia di docenti con poca esperienza in fatto di graduatorie, i quali arrivano perfino a pubblicare gli screenshot delle loro posizioni in graduatoria e dei loro punteggi, minando così la loro privacy.
"Che possibilità ho di lavorare in queste posizioni?" oppure "Sono cinquantesima, posso sperare di essere chiamata?" e via dicendo: queste le domande più postate sui social.
La risposta che può essere fornita, senza perdere la calma, può essere la seguente: tutto dipende dal tipo di classe di concorso, dai posti disponibili per quella classe di concorso in una determinata provincia, dall'organico della Scuola, che può essere più o meno costituito da docenti in pensione o trasferiti o in maternità.
Insomma, i fattori sono tanti e non tutti inseribili in questo articolo.
In ogni caso, le scuole convocano per delle supplenze scorrendo le fasce delle graduatorie, partendo dalle GaE, dunque dalla I fascia di istituto, passando per la II, fino ad arrivare alla III. Per far sì che si possa essere convocati da III fascia, occorre dunque che i colleghi di I e di II fascia lavorino o comunque che entrambe le prime due fasce siano esaurite. Questo per quanto riguarda le supplenze fino al termine delle attività didattiche (30 giugno o 31 agosto).
Invece le supplenze temporanee, dunque non quelle al 30 giugno, sono sempre conferite scorrendo le graduatorie di istituto. Trattasi di supplenze per malattia, maternità, congedi etc.
Queste non è possibile prevederle, perché si tratta di incognite.
Il numero in posizione, dunque, risulta meramente indicativo. Essere ventesimi, o cinquantesimi o centesimi non vuol dire nulla di concreto.
Sicuramente l'obiettivo del Miur è quello di far fronte alla supplentite ma, guardando la realtà, sembra proprio che il fenomeno non sia stato ancora sconfitto.