Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 settembre 2017 riguardano il nuovo documento unitario inviato dai sindacati al Governo, che vi abbiamo riportato nel pomeriggio di ieri all'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro". Il dossier riporta undici richieste di intervento, formalizzando così i punti che i sindacati ritengono fondamentali al fine di portare correttamente a termine la c.d. FASE 2 della riforma previdenziale. Nella serata di ieri è quindi arrivato il commento del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha rimandato la risposta dell'esecutivo ad un momento successivo, in attesa che venga chiuso il DEF.

Ma nel frattempo abbiamo raccolto interessanti commenti anche dagli stessi Comitati, facendo il punto della situazione con la fondatrice del CODS. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni flessibili e tutele di welfare: i sindacati scrivono al Governo

Il punto di ripartenza della discussione previdenziale si è concretizzato nella seconda parte della giornata di ieri, quando i sindacati hanno formalizzato le proprie richieste al Governo attraverso un documento unitario inedito. Al suo interno, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di intervenire sull'Aspettativa di vita, sulle pensioni dei giovani, sulla previdenza complementare, sulla separazione della spesa tra previdenza e assistenza, sul ripristino della perequazione e su di un'estensione dell'APE sociale e della Quota 41.

Ma tra le tante tematiche si è parlato anche di TFS - TFR, lavori usuranti, opzione donna, esodati e di riforma della governance degli istituti previdenziali.

Riforma pensioni: Poletti prende tempo e chiede di attendere il DEF

Non è tardata ad arrivare, in serata, la risposta del Ministro del Lavoro, che ha preso atto prima di tutto delle nuove richieste.

"Avevamo convenuto che le organizzazioni sindacali avrebbero messo a punto la loro posizione e ce l'avrebbero comunicato", ha evidenziato Giuliano Poletti. "Il documento è arrivato e lo valuteremo", ha proseguito, spiegando che per i tempi di ripresa della discussione bisogna prima valutare "anche la dimensione economica degli impatti di queste misure.

Dopo l'approvazione del Def, avremo occasione di confrontarci", ha quindi concluso il Ministro. Sebbene il documento di economia e finanza (DEF) arriverà a breve, dopo questa dichiarazione diviene evidente che il nuovo appuntamento si terrà tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.

Dal CODS si parla di spunti interessanti

Sulla vicenda abbiamo quindi chiesto un commento a caldo ad Orietta Armiliato. "Direi che nella proposta delle parti sociali ci sono spunti interessanti, specie riguardo al fatto che si è convenuto di trovare una modalità per valorizzare i lavori di cura che, ci pare di capire, varrà per tutte le donne madri o meno", ha evidenziato la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social.

"Capisco che possa sembrare poco simpatico/riduttivo/discriminante/etc. il riconoscimento di anni espressi in termini di contribuzione per le donne/madri, ma stando alle statistiche sulle quali, piaccia o meno è necessario basarsi, sono proprio loro che hanno maggiori difficoltà a raggiungere le soglie contributive richieste e quindi maggior bisogno di essere aiutate". Per quanto riguarda gli altri interventi, "non dispiace neppure leggere che ci sarà attenzione alle risorse risparmiate dal Contatore acceso nel 2015 per la misura dell'Opzione Donna, fermo restando che non credo ci potrà essere un seguito denominabile proroga. Piuttosto ci si potrà aspettare una mini-estensione o meglio ancora la possibilità di utilizzare quelle risorse per aprire al cumulo contributivo anche per quelle lavoratrici che hanno contributi versati in più casse e che oggi, pur avendo maturato i requisiti di legge richiesti, non possono accedere.

In ogni caso ora finalmente si apre la contrattazione anche perché, fra qualche ora conosceremo anche quanto si potrà spendere per inserire nuove norme previdenziali in LdB".

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