Dall'1 gennaio 2018 tutti i contribuenti italiani, uomini e donne, statali e del settore privato e i lavoratori autonomi andranno in pensione di vecchiaia Inps alla maturazione dello stesso requisito di età. Infatti, l'uscita delle Pensioni è stabilita a 66 anni e 7 mesi e, per alcune categorie, vi sarà un aumento dei limiti di età anche di un anno. Questo limite rimarrà invariato fino al 31 dicembre 2018, prima dell'ulteriore aumento che potrebbe esserci dall'1 gennaio 2019 quando le pensioni si raggiungeranno a 66 anni e 11 mesi o a 67 anni (dipenderà dall'incremento di 4 o di 5 mesi che verrà deciso dal Governo Gentiloni nei prossimi mesi).

Leggiamo, pertanto, quali saranno le vie di uscita per la pensione Inps nel prossimo anno.

Pensione di vecchiaia Inps 2017: a quale età si esce dal 2018?

Innanzitutto, per le pensioni Inps 2018 sarà necessario aver maturato l'età giusta per l'uscita. infatti, i 66 anni e 7 mesi derivano da adeguamenti già avvenuti negli scorsi anni, il primo dei quali (dai 66 anni ai 66 e tre mesi) fu deciso nel 2013 e durò fino al 2015. Successivamente, dall'1 gennaio 2016 e fino a tutto il 2018, il requisito delle pensioni è aumentato di quattro mesi, passando da 66,3 a 66,7. Soggetti all'attuale età di uscita per le pensioni di vecchiaia Inps sono i dipendenti uomini, gli statali (sia donne che uomini) e gli autonomi uomini.

Le donne, in ogni modo, hanno avuto un andamento al rialzo che si è intensificato negli ultimi anni vertiginosamente. Infatti, appena fino al 31 dicembre 2015, le lavoratrici del privato andavano in pensione di vecchiaia a 63 anni e 9 mesi. Dal 1° gennaio 2016 l'aumento è stato di 22 mesi, passando a 65 anni e 7 mesi, età di uscita che è valida fino al 31 dicembre 2017.

Dal 2018 la maturazione della pensione di vecchiaia Inps avverrà con un anno in più, a 66,7, come per gli uomini. Le donne che lavorano in proprio, invece, per effetto della riforma Fornero, hanno visto adeguarsi in aumento i requisiti di uscita per le pensioni passando dai 64,9 fino a fine 2015, ai 66,1 del 2016 e del 2017, ai 66,7 del 2018 (sedici mesi in più).

Pensioni 2017, ultime novità di oggi sugli aumenti età di uscita

Le previsioni per i prossimi anni dei requisiti di uscita per le pensioni Inps, soprattutto per la maturazione dell'età, non sono rosee. Infatti, dall'1 gennaio 2019 sarà decretato un nuovo aumento di età, per tutti, di quattro o cinque mesi, portando le pensioni Inps a 66 anni e 11 mesi o a sessantasette, a seconda che l'aggiornamento sarà di quattro o di cinque mesi. E non sarà l'ultimo, perché nei due anni 2021 e 2022 si uscirà con tre mesi in più (a 67,2 o 67,3), prima di un aumento di un mese previsto per il 2023 e 2024 (67,3 o 67,4). Nei bienni successivi, i requisiti di uscita delle pensioni di vecchiaia marceranno di due mesi per ogni revisione dell'età. E' questo il meccanismo di aumento delle pensioni messo in piedi dalla riforma Fornero che, nel giro di qualche decennio, porterà l'uscita per la vecchiaia alle soglie dei settant'anni.