Sarebbe dovuta arrivare in questi giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sull'Ape volontaria, che ancora tarda ad arrivare. Ci sono però importanti novità sui lavori usuranti. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 6 ottobre tengono conto del ritardo del decreto attuativo sull'anticipo pensionistico agevolato, nonostante le raccomandazioni di alcuni importanti esponenti politici evidenziate in tempi non sospetti. Dall'altra parte, possiamo annoveriamo l'iniziativa concreta del Ministero del lavoro in riferimento alle persone occupate in attività usuranti.

Il ritardo dell'Ape volontaria

A meno di sorprese dell'ultima ora, anche la prima settimana di ottobre terminerà senza che il decreto attuativo sull'Ape volontaria abbia visto la luce nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Tutto questo, nonostante la firma sul decreto del primo ministro Paolo Gentiloni sia arrivata nel mese di settembre, per la precisione in data 4 settembre. Chi credeva possibile l'avvento del prestito previdenziale ad inizio ottobre è rimasto ampiamente deluso. E' difficile immaginare che le cose possano cambiare in data odierna, né tanto meno nel weekend.

Un ritardo che preoccupa, visto che le tempistiche per l'Ape sociale erano state differenti. A seguito della firma del premier Gentiloni, la pubblicazione in Gazzetta era avvenuta circa 25 giorni dopo.

Anche questa in notevole ritardo, aveva avuto come mese principale luglio, durante il quale giunsero oltre 60 mila domande da parte sia dei lavoratori precoci per la misura quota 41 che dalle persone che avevano i requisiti per agevolare all'anticipo pensionistico previdenziale in forma agevolato, con le spese totalmente a carico dello Stato, a patto di rispettare determinati paletti.

La colpa deve essere con ogni probabilità al ritardo nell'accordo fra il governo e gli istituti Abi e Ania, i quali fanno riferimento al prestito bancario e la polizza assicurativa. Il pensionato, per accedere all'Ape volontaria, deve infatti firmare un'assicurazione, attraverso la quale il prestito viene messo in "sicurezza" in caso di decesso prima di aver ripagato il prestito ottenuto dalla banca, la cui durata - ricordiamo - è di vent'anni.

Senza le convenzioni con Abi e Ania, evidentemente l'ultima misura studiata dal governo per la flessibilità pensionistica non può decollare.

Nelle ultime ore, in attesa della pubblicazione del decreto, il portale "Leggi Oggi" ha postato un interessante approfondimento sugli esclusi dall'Ape volontaria. E' importante ricordare infatti i requisiti dell'anticipo, per non creare ulteriore confusione al momento del via libera ufficiale. Per beneficiare del prestito, occorre avere 20 anni di contributi e 63 anni di età. A questi due requisiti, se ne aggiunge un terzo, quello relativo all'importo della pensione, che non deve essere inferiore ai 702,65 euro netti. In caso contrario, non si ha diritto all'Ape nonostante si abbiano gli altri due requisiti.

Le novità ufficiali per i lavori usuranti

Adesso è ufficiale, la platea dei lavori usuranti è stata allargata ed inoltre vi è stata l'abolizione delle finestre mobili. Non solo, in aggiunta è stato anche eliminato l'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa fino al 2025, una misura che diversi politici vorrebbero estendere in generale, a partire dallo scatto automatico di 5 mesi previsto a partire dal 1° gennaio 2019, con un rinvio della decisione al 30 giugno 2018. Lo ha ricordato da poco anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro.

Ricordiamo come la pensione anticipata per i lavori usuranti spetta a quelle persone che hanno svolto attività gravose in 7 degli ultimi 10 anni lavorativi.

Modifiche sono state apportate anche riguardo alla documentazione. Chi ha praticato attività usuranti dall'11 gennaio 2008, non deve produrre alcun documento, con i requisiti che verranno verificati in maniera automatica. Per aggiornamenti e conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra.