La questione dei Diplomati Magistrali si trascina ormai da diversi anni. I diplomati Magistrali non sono altro che insegnanti precari della Scuola che da anni si battono perché venga loro riconosciuto il pieno di diritto di entrare nelle Graduatorie ad Esaurimento (Gae) , per poter aspirare anche a un eventuale immissione in ruolo.

Ad oggi, questa categoria di insegnanti é inserita nella seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto, il cui futuro pare essere incerto non essendo previsto un piano di stabilizzazione anche per loro. Di sicuro vi rimarranno fino al 2020, a seguito dell'aggiornamento triennale delle suddette graduatorie avvenuto proprio nell'estate, ma dopo cosa accadrá?

Una lunga battaglia

Nel corso degli anni si sono susseguiti molteplici ricorsi avviati dagli stessi diplomati Magistrali, tramite sindacati o individualmente, che da tempo vogliono vedersi riconoscere quelli che ritengono essere i loro diritti. Nel settembre 2013 un piccolo passo in avanti, a loro favore, é stato compiuto grazie al parere pronunciato dal Consiglio di Stato, il quale ha riconosciuto valore abilitante al titolo di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 (escludendo quindi i successivi diplomi conseguiti in licei sperimentali).

Questo parere ebbe effetto "erga omnes" e permise a tutti i diplomati magistrali ante 2001/2002 di passare dalla terza alla seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto.

Rappresentó una loro piccola vittoria.

Sono continuati però i ricorsi avviati dagli stessi presso Tribunali del Lavoro e Tar , per poter ottenere l'inserimento a pieno titolo nelle Gae. Si sono alternati esiti positivi , con l'inserimento con riserva nelle Gae, ad esiti negativi, con conseguente rigetto dei ricorsi avviati.

Il Miur , dal canto suo, non intende cambiare la propria strada e non intende adottare alcun provvedimento in loro favore; si adegua solo a quanto deciso dai giudici nei singoli ricorsi.

Proprio per questo c'è grande attesa per l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato prevista e ormai certa per il prossimo 15 novembre, in cui verrá fornito da parte del Consiglio di Stato stesso, parere definitivo sulla "questione dei diplomati magistrali".

Occorre ricordare che questo parere non sará vincolante ma sicuramente avrá un peso molto importante sulle decisioni dei ricorsi ancora pendenti presso il Tar (a cui la Cassazione ha riconosciuto giurisdizione sulla questione in oggetto), che con ogni probabilità di uniformeranno a quanto espresso dalla Plenaria.

In questi giorni la fibrillazione però non riguarda solo i diretti interessati, ma anche i laureati in Scienze della Formazione, con cui é nata una "querelle". Questi ultimi, in caso di esito positivo della Plenaria, si sentirebbero scavalcati dai Diplomati Magistrali, che entrerebbero a pieno titolo nelle Gae, mentre loro accederebbero solo alla seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto.