Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" con alcune nuove considerazioni derivanti dal punto della settimana di Orietta Armiliato sul comparto previdenziale. "La settimana è trascorsa fra i tavoli tecnici del Governo/Sindacati a quelli della Commissione Bilancio per seguire quello che è stato definito dalle diverse parti il grosso nodo da sciogliere e cioè quello della previdenza" ha evidenziato in apertura la fondatrice del CODS. "È vero che il Ministro Padoan in audizione parlamentare e che vi riporto da Ansa del 7/11, ha così dichiarato: “i pilastri fondamentali del sistema pensionistico non si possono e non si devono toccare perché andrebbero a detrimento dell'intero sistema italiano.

Su questo punto non mi sposto di un metro, sarebbe aprire il sistema ad un rischio" ma, prosegue Armiliato, "io direi che, anche se è possibile che “non si sposterà di un metro intero”, di qualche centimetro magari...invece sì! E proprio in virtù di questo obiettivo, si sono prodotti emendamenti alla legge di bilancio che sta compiendo il suo iter ordinario al Senato, mentre si sono susseguiti gli incontri di carattere tecnico che, alla loro conclusione prevista per la mattinata di lunedì 13 pv., vedranno seduti ad un tavolo politico le parti sociali ed il Governo presieduto appunto dal Premier Paolo Gentiloni. Dopodiché, si vedrà se almeno di qualche centimetro il Governo si sposterà al fine di soddisfare alcuni dei molti bisogni dei lavoratori che sono stati raccolti e denunciati dalle OO.SS nella piattaforma unitaria proposta".

LdB2018: le aspettative del Comitato e le prospettive di intervento

Stante la situazione, l'esponente del CODS ha ricordato che "non ci aspettiamo provvedimenti risolutivi di tutte le questioni che sono sul tavolo ma, ci auguriamo che si facciano passi in avanti verso una maggior flessibilità previdenziale, a continuare il percorso che ha avuto faticosamente inizio lo scorso anno.

Come sapete, siamo in contatto con molti dei membri che compongono le Commissioni di Senato e Camera e con i Segretari Confederali delle organizzazioni sindacali, in modo da poter tener sempre alta l’attenzione sulle questioni che vogliamo portare avanti e sostenere, anche se, ad onor del vero, devo dire che il focus da parte loro non è venuto mai meno, così come siamo molto attenti a proporvi la rassegna stampa", ha quindi ricordato Armiliato.

"Detto questo, concludo il nostro appuntamento settimanale, richiamando la vostra attenzione su un tema non di poco conto, ovvero che perdere il SENSO DEL COLLETTIVO è una tragedia enorme, dove per “senso del collettivo” si intende innanzi tutto l’ ascolto ed il dialogo che devono svolgersi sempre in un clima connotato dal rispetto, dalla fiducia e dalla solidarietà che, troppo spesso specie nelle comunità virtuali, latitano e che questa settimana in particolare ci hanno fatto leggere anche nel nostro gruppo commenti davvero poco qualificanti, obbligandomi ad esercitare il ruolo del censore, ruolo che non amo affatto" In tal senso, Armiliato ricorda che "è giusto e corretto dissentire e perché no, criticare, se in modalità costruttiva, ma se non si è capaci di stare insieme rispettando queste semplici regole o esplicitando il proprio dissenso senza utilizzare espressioni verbali offensive e volgari, difficilmente si potrà pensare di poter lavorare per costruire qualcosa, perché per costruire c’è bisogno del lavoro di tutti dove per Tutti, nel caso di specie, si intendono anche i rappresentanti dei vari enti ed istituzioni, qualsiasi maglia essi indossino".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.