E' la legge Fornero la prima legge da cambiare, continua ad insistere sulla questione previdenziale il leader della Lega mentre si resta in attesa della conclusione della vertenza sulla fase due della riforma Pensioni. Governo e sindacati torneranno a confrontarsi domani e lunedì prossimo, prima un incontro tecnico e poi un incontro politico. Anche se sembra difficile in questo momento, l'obiettivo dell'esecutivo e delle parti sociali resta quello di chiudere il tavolo di confronto con un'intesa generale così come successo con la riforma pensioni fase 1 che includeva a suo interno diverse misure già in fase di attuazione: dall'Ape social a quello volontario, dalla Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci al cumulo gratuito dei contributi previdenziali; dall'ampliamento della no tax area pensionati all'aumento e all'estensione della quattordicesima.

Adesso lo scontro è sull'aumento dell'età pensionabile per adeguarla a all'aspettativa di vita rilevata dall'Istituto nazionale di statistica, così come prevede attualmente la legge Fornero contro la quale continua a battersi la Lega di Matteo Salvini promettendo di abolirla in caso di vittoria alle elezioni politiche del 2018.

Pensioni, dalla Lega attacco senza tregua alla legge Fornero

"Io ribadisco - ha detto il leader leghista due giorni fa - l'impegno che mi sono preso con i sessanta milioni d'italiani". Ovvero quello di rottamare l'attuale legge e apportare modifiche strutturali al sistema pensionistico.

"La prima legge che cambieremo - ha detto Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 riferendosi al caso di una possibile vittoria del centrodestra alla prossime elezioni politiche - è la legge Fornero". Un attacco continuo senza tregua quello dei leghisti, "perché è una legge - ha sottolineato - profondamente iniqua, sbagliata ingiusta". Il segretario del Carroccio evidenzia che anche alcuni esponenti del Governo Gentiloni ritengono sbagliata l'attuale normativa previdenziale. "Ora anche qualche Ministro - ha affermato Matteo Salvini - se ne è accorto". Tra i ministri a cui si riferisce più in particolare quelle del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, che in più occasioni non ha risparmiato critiche alla legge Fornero.

"Il Ministro del Lavoro - ha sottolineato riportando le parole di Poletti - ha detto che la legge Fornero 'ha dei gravi difetti'''. Va avanti ormai da tempo l'impegno leghista per l'abolizione della riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese alla tedesca che andava da Forza Italia al Partito democratico. Invano si rivelò nel 2015 il tentativo leghista di provare la via referendaria, visto che la Consulta bocciò il referendum abrogativo proposto dalla Lega giudicandolo inammissibile.

Salvini promette di abolirla se vincerà le elezioni del 2018

Ma la battaglia di Salvini continua senza sosta. "L'impegno che mi sono preso scolpito nel ghiaccio - ha quindi ribadito il leader del Carroccio una intervista a Rtl 102.5 - è quello di cambiare la legge Fornero".

Una ferita ancora aperta nel Paese la questione previdenziale, con gli ultrasessantenni bloccati al lavoro e i giovani disoccupati. "Buon Dio, sono tre anni - ha ripetuto ancora una volta Salvini - che chiedo di cambiare questa stramaledetta legge". L'obiettivo della Lega è quello di arrivare al governo e smantellare la legge, questa una delle condizioni posta agli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia. "Non è giusto - ha detto il segretario della Lega - tenere fino a 67 anni un poliziotto, un muratore, un infermiere a far quel lavoro. Anche perché - ha concluso Matteo Salvini - i giovani altrimenti quando cominciano a lavorare?". Tutt'altro che conclusa, evidentemente, la battaglia del Carroccio contro una delle più contestate riforme nel nostro Paese, che se da una parte ha salvato i conti dell'Italia evitando sei anni fa il possibile default, dall'altra parte ha creato una miriade di prolemi sul piano sociale.