Rimangono ancora al centro dell'agenda politica e sociale le questioni irrisolte con la fase due della riforma Pensioni che ha trovato spazio, seppur ridimensionata rispetto alle aspettative alimentate dal governo, nella legge di Bilancio 2018 attualmente al vaglio di Montecitorio dopo che ha incassato il via libera di Palazzo Madama. Tra le questioni ancora irrisolte, per le quali è stata avviata oggi una clamorosa iniziativa di protesta che comincia a raccogliere le prime adesioni, è quella relativa alla proroga o alla stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici.

Pensioni, lavoratrici a digiuno per protesta contro il governo

Il Movimento Opzione donna, tra quelli che da tempo si battono sui social network ma anche nelle piazze per la proroga della misura sperimentale che consente alle lavoratrici di accedere al prepensionamento seppur con delle significative penalizzazioni, ha lanciato ieri uno sciopero della fame che ha già riscosso sul web diverse adesioni di alcune lavoratrici interessate alla proroga o alla stabilizzazione di questo regime sperimentale. "Meglio digiunare oggi - recita lo slogan scelto per l'iniziativa - che fare la fame domani". Diverse le donne che in queste ore stanno condividendo su Facebook le foto con i cartelloni di protesta che danno inizio al loro personale sciopero della fame finalizzato ad accendere i riflettori sulle loro richieste.

Iniziativa lanciata su Facebook dal Movimento Opzione donna

Le lavoratrici lamentano di fatto che da parte del Governo Gentiloni non sono arrivate le tanto attese risposte sul prolungamento dell'Od sino all'anno 2018. In questa direzione andavano anche diversi emendamenti presentati al Senato che però non hanno trovato spazio nella manovra economica ora all'esame alla Camera.

"Nessun ascolto - si legge sulla pagina Facebook del movimento che ha lanciato lo sciopero della fame - per la proroga di Opzione donna al 2018". La protesta messa in campo è uno sciopero della fame a staffetta per marcare i giorni in vista del via alla discussione generale sulla legge di Bilancio 2018 alla Camera dei Deputati prevista per martedì 19 dicembre.

Non mancano, intanto, le critiche all'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni. "Il Governo - si legge in un comunicato del Movimento Opzione donna - ci ha arrogantemente opposto solo un immotivato no!". Diverse le richieste rimaste senza risposta da parte di Palazzo Chigi. "A nulla - viene sottolineato - sono valse le innumerevoli ragioni della proroga e le nostre reiterate richieste".