Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento con le novità relative alla riforma del sistema pensionistico. Le ultime notizie che ci giungono in questo ambito non sono certamente positive per tutte quei lavoratori che vogliono accedere alla pensione anticipata tramite il nuovo provvedimento ape volontaria (Anticipo Pensionistico).

A 63 anni è possibile beneficiare dell'Ape volontaria

SI tratta di un provvedimento che permette di lasciare il lavoro 3 anni e 7 mesi prima del previsto attraverso un prestito da parte di un Istituto bancario. Secondo quanto riporta il quotidiano 'Il Giornale', per fare la domanda di richiesta sarà necessario aspettare il prossimo mese di aprile.

Questo ritardo, secondo quanto riportato sulla testata giornalistica meneghina, è dovuto alla mancanza dei pareri delle authority competenti, non essendoci ancora tutte le informazioni fondamentali relative. In realtà, sembrerebbero mancare le info riferite sia al tasso di interesse da applicare da parte delle banche sia al costo dell'assicurazione. Fino a qualche giorno fa sembrava ormai tutto pronto per questo nuovo provvedimento. Invece, nelle ultime ore si è diffusa questa notizia che non agevola certamente tutte quelle persone intenzionate a lasciare il lavoro in anticipo.

La platea dei beneficiari è di circa 415 mila lavoratori

Ricordiamo che questa novità è stata lanciata dal governo Gentiloni circa 9 mesi fa e si fonda su un accordo stipulato tra le assicurazioni e le banche, attori principali di questa norma pensionistica.

Questi istituti, a richiesta del lavoratore con i requisiti previsti, anticiperanno i soldi a chi ne fa richiesta per poi riprenderli con i dovuti interessi in un arco di tempo abbastanza lungo. Il numero dei lavoratori che potrebbero aderire all'Ape volontaria (per tutti i professionisti iscritti all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è di circa 415 mila.

Essi dovranno aspettare ancora qualche mese prima di poter richiedere il beneficio. I requisiti minimi per effettuare la richiesta è di 63 anni di età con almeno 20 anni di contribuzione e un importo dell'assegno pari a 1,4 volte il trattamento minimo. Naturalmente, sarà necessario anche non avere beneficio di altra pensione.

I tempi così dovrebbero slittare ad aprile a causa del ritardo nella fornitura dei pareri dei Garanti Privacy e Antitrust.

Non ci resta che aspettare ancora in attesa della definizione di questi dettagli. se volete rimanere informati sulle ultime notizie relative alla normativa pensionistica continuate a seguire questa sezione.