Altro che semplici modifiche, la riforma Pensioni targata Fornero va abolita senza se e senza ma. Non fa nessun passo indietro il leader della Lega Matteo Salvini dopo le ultime dichiarazioni del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sulla legge Fornero. "Da modificare" in alcune sue parti, secondo l'ex premier che torna indietro rispetto al messaggio lanciato nei giorni scorsi dopo il vertice con Salvini e Meloni.
Pensioni, Salvini ribatte a Berlusconi: stop Fornero
"La legge Fornero - ha ribadito oggi il segretario del Carroccio - è sbagliata e va cancellata".
Non manca la replica alle dichiarazioni di Berlusconi: "Mi preoccupa - ha detto Matteo Salvini - l'indecisione di Forza Italia". Quindi nessun dietrofont . "Sulla legge Fornero - ha detto il leader leghista - non c'è nulla da discutere". Non si rompe comunque l'alleanza di centrodestra, che sembra comunque salda se non altro per interessi elettorali, visto che la coalizione e data per vincente e si appresterebbe a fare l'en plein nei collegi uninominali. In ogni caso c'è ottimismo pure sulla riforma pensioni. "Con Berlusconi - ha detto Salvini a Circo Massimo su Radio Capital - ci metteremo d'accordo".
Fedriga (Lega): Nostra proposta per quota 100 e 41
Quale la proposta leghista dopo l'abolizione della legge Fornero, che tipo di sistema previdenziale?
"La nostra proposta per la riforma pensioni - ha detto il capogruppo della Lega alla Camera Massimiliano Fedriga - prevede la quota 100 e la quota 41". Così illustra le due proposte: "Quota 100 - ha specificato Fedriga - vuol dire che la somma dell’età anagrafica e contributiva è uguale a 100, quindi - ha spiegato ad Agorà su Rai 3 - si può accedere ai benefici previdenziali".
Poi la proposta utile per mandare in pensione i lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare in giovanissima età e sono tra i più penalizzati della legge Fornero che ha drasticamente innalzato l'età pensionabile. "Quota 41 - ha puntualizzato il capogruppo del Carroccio a Montecitorio - non fa riferimento all’età anagrafica ma esclusivamente - ha spiegato - ai 41 anni contributivi previsti per prendere benefici previdenziali".
Continua dunque il dibattito nel centrodestra e non solo sulla questione previdenziale, tema di cui fino a poco tempo fa si occupavano in pochi a che adesso è tra quelli prioritari nell'agenda politica verso le elezioni del 4 marzo 2018.