Dopo il rinnovo dei contratti statali dei ministeriali e delle forze armate e di polizia, le attenzioni all'Aran si concentrano sul rinnovo del contratto Scuola 2018 dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata), ma anche dei dipendenti dell'Università e della Ricerca. Il calendario iniziale della firma del contratto, che prevedeva l'accordo entro la metà di gennaio 2018 o, comunque, in tempi brevi, è definitivamente saltato e il rischio è quello che la firma del nuovo contratto scuola arrivi dopo le elezioni politiche di domenica 4 marzo.

Sulla scuola le trattative per il rinnovo del contratto all'Aran sono ferme a due questioni fondamentali: gli aumenti degli stipendi dei docenti legati al bonus di merito e le sanzioni disciplinari.

Scuola, rinnovo contratti statali 2018: le ultime novità di oggi su aumenti stipendi docenti

Come informa il quotidiano Italia Oggi, infatti, i 200 milioni previsti dalla Buona scuola di Renzi per il merito dei docenti potrebbero essere contrattualizzati e rientrare tra le voci della busta paga per gli aumenti degli stipendi statali. Si andrebbe verso l'eliminazione di uno degli istituti fondamentali della riforma della scuola che, annualmente, prevede la premiazione in denaro di un insegnante di ruolo su tre per il merito.

Ma a discrezione del dirigente scolastico e questo meccanismo non è mai stato digerito dagli stessi sindacati. Se il bonus di merito dovesse rientrare nel contratto, le somme verrebbero considerate come salario accessorio ed entrerebbero nello stipendio mensile dei docenti. Rimarrebbe fuori dalla trattativa delle buste paga degli statali, invece, la Carta dei docenti, ovvero i 500 euro destinati alle spese annuali di formazione degli insegnanti.

Pertanto, anche nei prossimi anni i docenti potrebbero farsi rimborsare le spese per la formazione e per l'acquisto di accessori compatibili con l'attività di insegnamento.

Contratto scuola 2018: nella trattativa statali bonus docenti e sanzioni?

La questione degli aumenti degli stipendi dei docenti e del personale della scuola va ad aggiungersi a quella disciplinare nelle trattative per il rinnovo del contratto scuola 2018.

Da quanto si legge sul quotidiano economico, infatti, sulle sanzioni disciplinari i sindacati hanno ricevuto la proposta dell'Aran di far rientrare anche i docenti nel sistema sanzionatorio e, pertanto, soggetti alle sospensioni fino a 10 giorni. Tale sospensione verrebbe decisa dal dirigente scolastico, come già avviene per gli impiegati ausiliari, tecnici ed amministrativi (Ata). Il rinnovo del contratto della scuola, sulla parte delle sanzioni disciplinari, è stato rinviato a livello politico. Dovrà essere il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli (e anche lo stesso Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni) a precisare fin dove potrà spingersi l'Aran sull'interpretazione dell'Atto di indirizzo della scuola, destinato ad essere pesantemente modificato rispetto al documento presentato in ottobre.

Secondo quanto anticipato da Italia Oggi, questa settimana sarà comunque cruciale nelle trattative per il rinnovo dei contratti statali e della scuola. Infatti, dal ministero dell'Istruzione assicurano che in questi giorni si avranno indicazioni decisive su come si chiuderà la trattativa del contratto scuola alla quale sono interessati oltre un milioni di lavoratori statali.