La Cisl di Annamaria Furlan esprime soddisfazione per l’attivazione dell’Anticipo pensionistico volontario introdotto dal Governo Renzi nell’ambito della fase uno della riforma Pensioni e in partenza domani (12 febbraio) con notevole ritardo rispetto al previsto. La pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale per venti anni “è stato uno dei punti qualificanti – ha dichiarato in un comunicato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga - del confronto Governo-sindacato del settembre 2016 e dello scorso mese di novembre”.

Pensioni, parte domani l’Anticipo pensionistico volontario per over 63

Come si ricorderà, a margine del tavolo di confronto tra esecutivo e parti sociali sulla fase due della riforma pensioni, la Cisl e la Uil guidata da Carmelo Barbagallo hanno sottoscritto l’intesa sugli interventi da attuare, diversamente dalla Cgil di Susanna Camusso e dall’Ugl di Paolo Capone che invece hanno detto no alle proposte del governo e hanno chiamato i lavoratori in piazza per sollecitare modifiche alla legge Fornero. L’Anticipo pensionistico volontario rivolto ai lavoratori over 63 con almeno 20 anni di contributi previdenziali versati rappresenta “un'opportunità' importante – secondo il dirigente sindacale - per i lavoratori e le lavoratici”.

Non solo l’Ape volontario con il prestito erogato dalle banche e coperto dalle assicurazioni con il coordinamento dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente guidato dal presidente Tito Boeri. Ma anche le altre misure “come l'Ape sociale, la pensione per i lavoratori precoci e – ha sottolineato Ignazio Ganga - la Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita)".

La soddisfazione della Cisl che però propone di stabilizzare la misura

Tuttavia la Cisl chiede di più, soprattutto in materia di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata. "La flessibilità nell'accesso alla pensione – ha sottolineato il segretario confederale della Cisl - non può evidentemente ridursi a un prestito seppure agevolato come l'Ape volontaria ma - ha proseguito - a fronte dei vincoli della finanza pubblica, dovrà diventare strutturale”.

Lo scopo è quello di ammorbidire le eccessive rigidità introdotte nel 2011 dalla legge Fornero varata dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese alla tedesca che andava da Forza Italia al Partito democratico e che escludeva la Lega che oggi con il suo leader Matteo Salvini insiste per l’abolizione dell’attuale normativa previdenziale proponendo, così come il candidato premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, l’istituzione della Quota 100 per tutti, della Quota 41 per i lavoratori precoci, della proroga della formula Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici.