Così come avvenuto in campagna elettorale, anche nel post elezioni e verso la formazione di un nuovo governo resta in primo piano il capitolo della riforma Pensioni. Gli occhi sono puntati sui leader e candidati premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio e della Lega Matteo Salvini, che promettono da tempo l’abolizione della legge Fornero e che adesso sono alla prova dei fatti avendo i numeri in Parlamento per farlo. Tra l’altro, sulla previdenza, il programma presentato agli elettori è praticamente uguale: la Quota 100 per tutti i lavoratori; la formula Quota 41 per i precoci che hanno cominciato a lavorare in giovanissima età e che non riescono ad accedere al trattamento previdenziale nonostante 40 anni di anzianità contributiva; la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici; la staffetta generazionale per favorire un ricambio nelle aziende ma anche nel settore pubblico, con gli ultrasessantenni in pensione e i giovani al lavoro.
Pensioni, la Lega chiede supporto parlamentare in chiave anti Fornero
Ma prima, dopo l’elezione di presidente di Camera e Senato, bisogna attendere comunque il nuovo esecutivo, per costituire il quale "si parte – ha dichiarato oggi Matteo Salvini - dalla coalizione di centrodestra, che è – ha sottolineato - quella che ha preso più voti e da un programma – ha aggiunto - che si può ampliare". La “patata bollente” post elettorale è nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A chi affiderà il Capo dello Stato l’incarico di affidare il nuovo governo. Il mandato esplorativo sarà affidato al leader della coalizione vincente Matteo Salvini o al leader del primo partito Luigi Di Maio.
Salvini ribadisce l’intenzione di voler abolire la riforma pensioni Fornero
"Mi interessa – ha spiegato oggi Salvini a Milano a margine della scuola politica del Carroccio - trovare una maggioranza di governo che mi aiuti a cancellare la legge Fornero”. Non solo una maggioranza che lo aiuti sulla questione previdenziali ma che supporti Salvini anche “a diminuire le tasse e ad arginare – ha evidenziato il leader leghista - una immigrazione senza controllo”.
La Lega sta lavorando in questa direzione. “Stiamo approntando un programma – ha detto Matteo Salvini come riporta l’Ansa - da offrire a tutti i parlamentari su questi punti". Nessun dietrofront leghista dunque su fisco, pensioni e immigrazione. Su questi punti Salvini punta a trovare un’intesa per la costituzione del nuovo governo. Ma ancora la strada è tutta in salita.