Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 20 marzo 2018 vedono arrivare un nuovo allarme dal Fondo Monetario Internazionale in merito alla tenuta dei conti previdenziali. Secondo i tecnici internazionali, la spesa pensionistica nel tempo rischia di diventare troppo elevata, rendendo di fatto la Manovra Fornero insufficiente. Un altolà al quale sono state accompagnate anche diverse ipotesi risolutive, come il ricalcolo degli assegni retributivi e l'eliminazione della tredicesima. Nel frattempo dalla politica arrivano nuove prese di posizione in merito alle pensioni di invalidità ed al ricambio generazionale, mentre sul cumulo continua a registrarsi la situazione di stallo che vede i professionisti ancora tagliati fuori dal pagamento del proprio assegno.

Scopriamo insieme tutti i dettagli nel nostro ultimo articolo di approfondimento.

L'allarme del FMI: spesa pensionistica troppo elevata, la riforma Fornero non basta

Il Fondo Monetario Internazionale lancia l'allarme contro la futura crescita della spesa pensionistica in Italia, che risulterà troppo elevata nonostante la recente applicazione della Riforma Fornero. È quanto si può leggere all'interno di un nuovo working paper, che è stato pubblicato in un momento delicato per la politica del nostro Paese. Secondo gli economisti internazionali, attualmente la spesa previdenziale è al 16% del Prodotto Interno Lordo, una percentuale seconda solo alla Grecia. Per l'FMI, "c'è spazio per migliorare il mix di spesa, per renderla più inclusiva e di sostegno alla crescita", spiegando che "l'aumento della spesa sociale (soprattutto pensionistica) ha spiazzato la spesa in altri ambiti come istruzione e in conto capitale".

Tanto da arrivare ad ipotizzare un intervento sulle pensioni retributive, ad esempio attraverso il taglio della tredicesima o un meccanismo di ricalcolo meno generoso.

Rotelli (FdI) su tassa piatta e pensioni di invalidità

"L’Italia potrebbe risollevarsi con la tassa unica al 15% su quanto dichiarato in più rispetto al 2017: questo significa tagliare le tasse per tutti, sia persone che aziende, e rimettere in moto l’economia, eliminando anche il limite all’uso del contante perché ognuno può disporre dei propri soldi come vuole".

Lo afferma Mauro Rotelli, Deputato dei Fratelli d'Italia, all'interno di un proprio intervento pubblicato sul sito Tusciaweb. Secondo il parlamentare, resta altrettanto fondamentale anche "dare attenzione ai più deboli e quindi provvedere immediatamente al raddoppio delle pensioni d’invalidità".

Grillo (M5S) e le preoccupazioni per la mancanza di giovani: chi pagherà le pensioni?

"Tra 20 anni saremo tutti 70enni in Italia. Qui non muore più nessuno. E nessuno riuscirà a sostenere le nostre pensioni. A meno che non entrino 200mila extracomunitari, ma tu non lo vuoi". Lo afferma Beppe Grillo durante il nuovo spettacolo di Villafranca, così come riportato dal sito L'Arena. Secondo Grillo, "nell'ultimo anno di vita un vecchio costa come una intera vita", mentre in merito al reddito di cittadinanza ha spiegato che "lo stanno facendo a Zurigo. Lo hanno sperimentato a Londra. La responsabilità passa all'uomo è solo l'uomo è al centro".

Cumulo dei contributi, arriva la protesta del Cosmed: stallo incredibile

Il mancato avvio del cumulo gratuito dei contributi tra Inps e Casse professionali è al centro di un nuovo comunicato da parte del Cosmed, la confederazione sindacale di medici e dirigenti. Secondo quanto riportato all'interno della nota, "si nega a lavoratori che hanno versato fior di contributi un diritto esigibile a norma di una legge dello Stato, in base alla quale essi hanno optato per un pensionamento che invece si è trasformato in una perdita del lavoro. Un paradosso legato ad una cifra risibile che gli stessi pensionati e pensionandi sarebbero disposti a pagare di tasca propria, con buona pace dei contendenti". Il riferimento va alle spese bancarie e amministrative quantificate in 65 euro per pratica, che di fatto sono al centro di un contenzioso di attribuzione tra Inps e casse professionali.

Tanto che l'Associazione definisce come "stupefacente che il pensionamento venga bloccato in attesa di definire la ripartizione di 65 euro [...] È una vicenda che rivela lentezza e fragilità di sistema, grave ingorgo burocratico, mancanza di esigibilità di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Tutto ciò non può che inquietare", conclude la Cosmed.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità sul comparto previdenziale riportate nell'articolo.