"Occorre inaugurare una fase 3 che preveda una flessibilità di accesso della pensione intorno ai 63 anni e che affronti i temi della sostenibilità per le future Pensioni dei giovani e delle lavoratrici", lo ha affermato il segretario confederale della Uil Domenico Proietti garante di una nuova riforma che possa dare una 'tregua' sul fronte previdenziali a molti lavoratori colpiti dalle rigide norme dettate dalla Riforma Fornero.

Proietti chiede l'avvio della Fase 3

Il nuovo Governo non si è ancora insediato ma si comincia già a parlare di una nuova riforma delle pensioni che possa continuare la precedente Fase 2 siglata lo scorso anno fra il Governo Renzi e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil.

Come già tanti sanno, la cosiddetta Fase 2 si è concentrata maggiormente sulla previdenza complementare a favore delle giovani generazioni, sul riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini previdenziali per le lavoratrici e soprattutto sull'estensione dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41 per i lavoratori precoci.

Resterà da attendere l'insediamento del nuovo esecutivo visto che, il candidato Premier Matteo Salvini avrebbe più volte ribadito la necessità di cancellare definitivamente la precedente Riforma Fornero anche se non avrebbe ricevuto i consensi di vari esponenti politici. Un'ipotesi che lo stesso Salvini ha voluto inserire nel suo programma elettorale e che vorrebbe concretizzare a tutti i costi.

Circa 1.997 milioni di risorse

Sull'argomento pensioni torna a parlare anche il leader della Uil Domenico Proietti che avrebbe quantificato le risorse realmente disponibili per una nuova riforma. Secondo il sindacalista, infatti, le risorse accantonate ammonterebbero a circa 1.997 milioni di euro. Si tratta di una cifra messa a giacere su un fondo dal 2009 e rimasta inutilizzata per i prossimi anni.

Circa 3.074 milioni di euro, invece, sarebbero stati accantonati per il sostegno delle politiche sociali mentre altri 645 milioni sarebbero le risorse rimaste ancora inutilizzate dopo l'approvazione delle sette misure di salvaguardia. Si tratta di circa 6.110, 6 milioni di euro che potrebbero essere destinate ad una nuova misura sul fronte previdenziale che potrebbe essere inclusa nella prossima Legge di Bilancio 2019. E' questo il motivo che spinge lo stesso Proietti a chiedere l'avvio della cosiddetta Fase 3 al fine di portare a compimento quanto iniziato con la precedente Fase 2.